"Questo può forse essere l'anno zero di una nuova Europa da costruire in modo diverso rispetto al recente passato. Un'Europa che riscopre la coesione e diventa più forte proprio perché più unita e più solidale. Il nuovo piano si compone di 500 miliardi a fondo perduto e 250 miliardi a prestito, più altri strumenti per sostenere la politica di coesione sui territori, per le città e le imprese, il turismo e la cultura, per la formazione, il digitale, la ricerca, l'economia verde e per la salute". lo ha dichiarato Patrizia Toia, eurodeputata e vicepresidente della commissione Industria.
"Ma quello che conta nella proposta presentata oggi dalla presidente Ursula Von der Leyen - ha aggiunto Toia - non sono solo le cifre (che pure sono cospicue e mai viste prima), è soprattutto il fatto che si profila una nuova prospettiva più solidale, più attenta a ridurre le differenze tra Stati forti e Stati deboli, più desiderosa di trovare una via d'uscita comune e più consapevole che gli "aiuti e i debiti condivisi" sono un investimento per il futuro comune.
E c'è un'altra novità che cambierà la prospettiva: i fondi del piano saranno gestiti a livello comunitario, non dai Governi nazionali, come nelle crisi dell'euro, ma dalla Commissione e dal Parlamento che è autorità di bilancio e avrà pieno titolo nelle scelte e nelle destinazioni. Si profila anche l'introduzione delle risorse proprie, che chiediamo da anni, per alimentare il bilancio con le tasse sulle multinazionali del web, o con quelle delle multinazionali che le eludono o con una Carbon Border Tax.
Si apre perciò una nuova prospettiva politica per il futuro della stessa Unione. Il PD italiano, il Gruppo dei Socialisti e Democratici europei, il nostro Governo e dunque l'Italia sono stati protagonisti di questo successo. L'Italia per prima (con altri paesi) ha chiesto all'Europa un piano di ricostruzione e la nostra forza politica in Italia e in Europa si e' mossa compatta con tutti i suoi rappresentanti".