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Nov

Partenariato settore pesca UE-Senegal

Accordo di partenariato nel settore della pesca UE-Senegal: attuazione dell'accordo. Protocollo (risoluzione)

L’UE intrattiene relazioni di pesca con il Senegal fin dal 1979. L’ultimo accordo di pesca in ordine cronologico è scaduto il 1° novembre 2019. Questo accordo serve a rinnovare il protocollo precedente. Il nuovo protocollo prevede possibilità di pesca per un massimo di 28 tonniere con reti a circuizione, 10 pescherecci con lenze e canne e 5 pescherecci con palangari provenienti da Spagna, Portogallo e Francia, per un tonnellaggio totale di 10 000 tonnellate di tonno all'anno. 

Questo accordo ha subìto un percorso travagliato. Il primo problema era sorto in autunno quanto era trapelata la notizia che il Senegal, oltre a firmare un accordo di pesca con l’UE, intendesse rilasciare licenze di pesca a 52 imbarcazioni cinesi e turche. Questo avrebbe ulteriormente peggiorato la situazione che vede il 90% degli stock completamente pescati o a rischio collasso (fonte FAO). A seguito delle pressioni Europee, il governo senegalese non aveva concesso le licenze e l’accordo era stato dunque votato senza problemi in Commissione PECH (voto raccomandazione: 21-2-4; voto risoluzione: 24-1-2). Il secondo problema è sorto successivamente, quando un report di Greenpeace denunciava come il governo Senegalese avesse rilasciato segretamente una licenza a una nave cinese il 17 aprile, mentre altri operatori avevano continuato a chiedere licenze per altre nove navi. 

La Commissione ha continuato a sostenere l’approvazione dell’accordo, garantendo controlli severi e sottolineando come è proprio attraverso questo accordo che l'UE può ottenere informazioni e dati rilevanti sull'attività di pesca in Senegal e sulla presenza di altre flotte straniere, migliorare la governance della pesca, il controllo e la sorveglianza e garantire una certa influenza sulle scelte politiche del governo senegalese.

L;accordo è stato approvato in Plenaria con 583 voti favaorevoli.