Il Programma per il Mercato interno mette insieme sei programmi e numerose azioni, in precedenza separate, sotto un unico quadro, per dare più coerenza e favorire le sinergie tra le aree. Con un bilancio finale di 4,2 miliardi per il periodo 2021-2027, finanzierà vari obiettivi fondamentali, tra le quali: la protezione dei consumatori, la vigilanza del mercato, la competitività delle PMI (inglobando la parte delle sovvenzioni del vecchio COSME), la sicurezza della catena alimentare, la standardizzazione e la produzione di statistiche a livello europeo.
I triloghi si sono conclusi lo scorso dicembre, sotto la presidenza tedesca. Il Programma, di natura orizzontale, ha visto implicate nei negoziati ben 5 Commissioni parlamentari (IMCO come principale, ITRE, AGRI, ECON ed ENVI, ciascuna con competenze esclusive su alcune parti). Il Parlamento ha ottenuto vari risultati importanti, tra cui: un obiettivo specifico per la vigilanza del mercato, con una propria linea di bilancio, un dettaglio maggiore sulle azioni nei vari campi, in particolare per i consumatori e per le PMI (inclusa la conferma di Erasmus per giovani imprenditori), un accento maggiore sulla sostenibilità delle PMI e sui consumatori vulnerabili, l’ammissibilità al finanziamento delle imprese dell’economia sociale e delle reti di impresa, la limitazione del ricorso ad atti di esecuzione alla mera attuazione del Programma. Nonostante la delusione per l’ammontare dei fondi dedicati alle PMI (il Parlamento chiedeva di raddoppiarli rispetto a COSME, con 3 miliardi, mentre è stato confermato 1 miliardo come da proposta iniziale della Commissione), il risultato ottenuto nel negoziato è senza dubbio soddisfacente per il Parlamento.