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Mag

Garantire gli obiettivi dell'obbligo di sbarco a norma dell'articolo 15 della politica comune della pesca

Con l’Articolo 15 (sul cosiddetto “obbligo di sbarco”) la Politica Comune della Pesca rende obbligatorio sbarcare tutte le catture di specie che sono soggette a restrizioni al fine di limitare il più possibile i rigetti, avere piena contezza del totale pescato e permettere il corretto funzionamento del sistema di quote presente per alcune specie a rischio.

Il presente INI cerca di fare il punto sullo stato dell’applicazione di questa norma tra le più controverse e contestate all’interno della PCP.

• In particolare, l’INI sottolinea come l'obbligo di sbarco non sia un obiettivo in sé, ma uno strumento per migliorare il comportamento operativo e di pesca, incentivare lo sviluppo e l'uso di attrezzi più selettivi per ridurre al minimo le catture indesiderate, e migliorare la documentazione delle catture per una migliore comprensione e valutazione scientifica degli stock ittici;

• In secondo luogo, l’INI esprime disappunto per il fatto che le relazioni annuali della Commissione sullo stato di avanzamento della PCP includano pochissime informazioni sull'attuazione dell'obbligo di sbarco, e che finora non vi siano informazioni sulla misura in cui i rigetti sono stati ridotti in virtù di tale obbligo;

• In terzo luogo, l’INI sottolinea come l'obbligo di sbarco continui a sollevare preoccupazioni nell'industria della pesca e nella comunità scientifica a causa di ostacoli di diversa natura come la mancanza di infrastrutture adeguate nei porti, l'aumento dei costi operativi, la mancanza di incentivi per il rispetto degli obblighi da parte delle autorità e le difficoltà nel raggiungere una maggiore selettività in alcune attività di pesca senza mettere a repentaglio la redditività economica della pesca;

• Infine, l’INI propone una serie di misure e strumenti di gestione volte a migliorare l'attuazione degli obblighi di sbarco.

Il rapporto è stato approvato con 624 voti favorevoli.