“Secondo la Commissione Europa per la Programmazione finanziaria e il Bilancio non esiste un mercato grigio o nero dei vaccini tra gli Stati membri e gli intermediari privati, in quanto dietro queste offerte fittizie non esistono vaccini reali. Un’affermazione che arriva al termine di una serie di indagini dell’Olaf, l’ufficio europeo per la lotta antifrode, e che dunque è più che attendibile”. Lo afferma Andrea Cozzolino, eurodeputato del gruppo Socialisti e Democratici europei, che è il primo firmatario di una interrogazione in cui si chiedeva, appunto, se l’Olaf avesse in corso indagini per ridurre il rischio legato ad attività criminali in tema di vaccini anticovid e se fossero in corso attività private, anche legali, sulla compravendita e scambio di dosi di vaccini nell’Unione, anche con case farmaceutiche autorizzate ala produzione di vaccini Covid-19.
“La strategia complessiva dell’Unione per la lotta alla criminalità organizzata – sostiene Cozzolino – sulla base della risposta sopraggiunta alla nostra interrogazione, riconosce che esiste una minaccia e che dal 2022 sarà istituito uno specifico pacchetto di strumenti per contrastare la contraffazione. Del resto tutti gli stati membri, secondo l’accordo preliminare con l’Ue, hanno la libertà di condurre i propri negoziati con società farmaceutiche diverse da quelle che negoziano con l’Unione Europea. Ovviamente lo fanno a proprio rischio e pericolo. L’Olaf, però, sta condividendo anche con l’Europol e con le autorità doganali e di contrasto in tutto il mondo informazioni per individuare eventuali tentativi di frode. Insomma, il meccanismo di prevenzione e di tutela alle truffe è già in atto”.