05
Lug

Tutela degli interessi finanziari dell'UE - lotta contro la frode - relazione annuale 2019

La tutela degli interessi finanziari dell'UE è un compito che la Commissione condivide con gli Stati membri, in base ai principi definiti nell'articolo 325 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea.

La relazione annuale (INI) relativa alla tutela degli interessi finanziari dell'UE nel 2019 (relazione PIF) conclude, attraverso un’analisi d’insieme dell'esecuzione del bilancio dell'UE, la procedura di discarico.

Nella relazione si sottolinea l’importanza di attuare una politica di efficiente relativa alle entrate e alle spese del bilancio UE e ribadito l’obiettivo prioritario del gruppo S&D di perseguire una politica di tolleranza zero contro frodi e corruzione.

Il testo sottolinea come il 2019 abbia rappresentato un anno significativo per la tutela degli interessi finanziari UE, dal momento che: la maggioranza degli Stati membri ha recepito la “direttiva PIF”; è stata adottata della direttiva sulla tutela dei whistleblowers; è stato nominato il Procuratore Capo Kövesi e compiuti significativi progressi per l’entrata in funzione dell’EPPO; è stata adottata la nuova strategia anti-frode della Commissione, e diversi Stati membri, hanno adottato pertinenti Strategie nazionali antifrode, cruciali soprattutto in vista dei Piani nazionali di ripresa e resilienza.

Tuttavia, la Relazione sottolinea anche come permangono alcune “ombre” nell’esecuzione del bilancio UE, in particolare sul fronte delle irregolarità fraudolente e non fraudolente individuate nell’ambito della PAC, o fenomeni di corruzione sistemica in taluni stati membri, come sottolineato nella recente risoluzione sul Primo Ministro della Repubblica ceca.

Relazione approvata con 543 voti favorevoli.