Il Regolamento mira ad introdurre una deroga temporanea alla direttiva e-privacy, al fine di consentire, nelle more dell’adozione di un regime giuridico di più ampio respiro e di lungo termine, ai fornitori di servizi di comunicazione elettronica interpersonale di continuare ad utilizzare, su base volontaria, tecnologie per individuare, segnalare e rimuovere materiale pedopornografico e casi di adescamento di minori. L’entrata in vigore del codice europeo delle comunicazioni elettroniche lo scorso dicembre, infatti, ha reso necessaria l’introduzione di una deroga specifica e circoscritta per la prosecuzione di questa prassi.
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