06
Lug

Proposta di risoluzione sul regime globale di sanzioni dell'UE in materia di diritti umani (legge Magnitsky dell'Unione)

Nel dicembre 2020 il Consiglio ha adottato un regolamento che istituisce il regime globale di sanzioni in materia di diritti umani (UE GHRSR). L'UE dispone ora di un quadro che le consentirà di sanzionare persone o entità responsabili, coinvolte in o associate a gravi violazioni e abusi dei diritti umani in tutto il mondo.

Lo strumento può essere attivato dal Consiglio tramite input di uno Stato membro o dell’Alto Rappresentante.

Di conseguenza il PE, non essendo parte dello strumento, ha deciso di presentare un'interrogazione con richiesta di risposta orale e una proposta di risoluzione per rimarcare la propria posizione e sollevare questioni fondamentali tra cui:

 L'uso del GHRSR dell'UE come strumento di politica estera;

 L’individuazione di una chiara metodologia individuare le violazioni;

 L’inclusione della "corruzione" nel campo di applicazione;

 Il ruolo rafforzato del Parlamento europeo nel processo;

 La coerenza e la complementarità con altri regimi sanzionatori dell'UE (sanzioni geografiche e regimi di sanzioni in materia di diritti umani) e altre politiche dell'UE;

 La cooperazione con partner esterni — come gli Stati Uniti, il Canada e il Regno Unito — che hanno adottato simili regimi sanzionatori diritti umani, nonché in materia di corruzione;

 La cooperazione con la Corte penale internazionale, la Corte europea dei diritti dell'uomo, il Consiglio d'Europa e i relatori speciali delle Nazioni Unite;

 La protezione delle ONG che condividono e forniscono informazioni;

 I criteri e la metodologia per depennare persone/entità dal regime.