15
Set

Direttiva "Carta blu UE"

L'adozione di questa relazione porterà alla conclusione di un accordo in prima lettura sulla revisione della direttiva sulla Carta blu, che stabilisce le condizioni di ingresso e di soggiorno di cittadini di Paesi terzi che intendano svolgere lavori altamente qualificati. L'intenzione di questa direttiva era di creare un permesso in tutta l'UE per attrarre lavoratori altamente qualificati da paesi terzi. A tal fine, intendeva facilitare l'ammissione e la mobilità dei migranti altamente qualificati e dei loro familiari, armonizzando le condizioni di ingresso e soggiorno in tutta l'UE e fornendo uno status giuridico e una serie di diritti a tali migranti.

A seguito della relazione relativa all’attuazione del 2014, è emerso chiaramente che la Carta blu è stata a malapena utilizzata in molti Stati membri e sono stati individuati molti difetti nel contenuto della direttiva originale. Di conseguenza, nel giugno 2016, la Commissione ha proposto la sua revisione.

Mentre le discussioni all'interno del PE non sono state facili, nel giugno 2017 è stato adottato un mandato a larga maggioranza (S&D-PPE-RENEW-Verdi-Left). Con questa posizione si è cercato di rendere la proposta della commissione più ambiziosa e progressista.

I negoziati inter-istituzionali sono iniziati alla fine del 2017 sotto la presidenza estone, sono rimasti bloccati fino a dopo le elezioni e successivamente riavviati nell'autunno 2020. Sono seguiti altri otto mesi di negoziati, che hanno portato al raggiungimento di un accordo sotto la presidenza portoghese con un trilogo finale svoltosi 17 maggio di quest'anno.

Nel complesso, il testo negoziato offre un miglioramento significativo rispetto all'attuale direttiva sulla Carta blu. In particolare, sono stati fatti progressi nelle seguenti aree:

- in termini di ampliamento del campo di applicazione della direttiva, che ora include anche i beneficiari di protezione internazionale e i lavoratori stagionali;

- Competenze e qualifiche: si può fare affidamento sull'esperienza professionale invece che solo sulle qualifiche formali accademiche/istituzionali per il settore IT. La Commissione riesaminerà la situazione ogni due anni per valutare l’inclusione di altri settori;

-Armonizzazione - i titolari di Carta blu saranno sempre trattati almeno come i cittadini di Paesi terzi che utilizzano un permesso nazionale per lavorare in uno Stato membro;

- Criteri di ammissibilità: è sufficiente un contratto di lavoro di sei mesi con una soglia salariale significativamente ridotta;

- Procedure semplificate che consentono di accelerare le domande;

- Nuovi diritti - consentite altre attività professionali; consentita l'attività di lavoro autonomo; più facile ottenere permessi di lunga durata; piena parità di trattamento per i membri della famiglia;

-Disoccupazione - i titolari di Carta blu che hanno lavorato per più di due anni avranno diritto a sei mesi di disoccupazione (la carta blu non scade prima del termine di questi sei mesi);

- Mobilità - nuove disposizioni sulla mobilità a breve termine per brevi soggiorni in altri Stati membri; la mobilità a lungo termine è ora possibile dopo un anno (invece degli attuali 18 mesi).

Il testo sulla revisione della direttiva e' stato approvato con 556 voti favorevoli, 105 contrari e 31 astensioni.