07
Ott

Agenzia dell'Unione europea per l'asilo

A seguito della crisi migratoria del 2015, che ha fatto emergere la necessità di consolidare il Sistema europeo comune di asilo, la Commissione ha presentato una proposta di riforma che mira a trasformare l’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo (EASO) in una vera e propria agenzia.

La Commissione LIBE ha adottato la sua posizione a larga maggioranza durante lo scorso mandato. Il testo approvato andava oltre la proposta della Commissione, rafforzando le competenze dell’agenzia, aumentandone le risorse, rendendola più indipendente e includendo un meccanismo di monitoraggio.

I negoziati hanno avuto luogo nel 2017 durante la Presidenza maltese, e sono ripresi nel 2020 con la Presidenza tedesca. Infine, l’accordo è stato raggiunto sotto Presidenza portoghese il 29 giugno 2021.

Il mandato dell’EASO non era stato modificato o rafforzato negli ultimi 10 anni, e una riforma si faceva sempre più necessaria anche alla luce della situazione attuale. I principali elementi di novità ottenuti grazie ai negoziati, guidati per il Parlamento da Elena Yoncheva (S&D) sono i seguenti:

1. L’Agenzia dovrà svolgere attività di sostegno agli Stati membri in materia di ricollocamenti e trasferimenti dei richiedenti asilo e/o dei beneficiari di protezione internazionale all’interno dell’Unione, occupandosi di tutte le questioni legate alle procedure di ricollocazione.

2. Dovrà sostenere gli Stati membri nelle loro attività di reinsediamento.

3. L’Agenzia dovrà monitorare l’attuazione tecnica e operativa del sistema europeo comune di asilo per prevenire e identificare i possibili difetti e problemi nei sistemi di asilo e di accoglienza degli Stati membri e valutarne le capacità e la preparazione.

4. È prevista la presenza di funzionari EASO in tutti gli Stati membri, una maggiore cooperazione con l’UNHCR, la nomina di funzionari per i diritti umani, la creazione di un forum consultivo con la società civile e la creazione di squadre di sostegno.

Si tratta di un accordo storico che dimostra che possiamo arrivare ad una riforma del sistema di asilo che sia veramente basata sulla solidarietà. Il rafforzamento dell’Agenzia è indispensabile per permettere all’Unione di affrontare crisi come quella in Afghanistan con una capacità rafforzata in termini di ricollocamenti e trasferimenti, e, allo stesso tempo, di concentrarsi sul funzionamento dei sistemi di asilo nazionali piuttosto che sui confini esterni. È essenziale, inoltre che l’Agenzia abbia tutti gli strumenti necessari per monitorare il rispetto dei diritti umani di coloro che chiedono protezione.