Il regolamento sulla sicurezza dell'approvvigionamento di gas è una proposta urgente della Commissione europea, resasi necessaria dopo l'attacco russo in Ucraina per garantire la sicurezza energetica dell'Unione per i prossimi inverni in risposta all'aumento dei prezzi dell'energia e all'incertezza creata dalla guerra.
Il regolamento modificativo stabilisce un obiettivo minimo obbligatorio di riempimento per la capacità di stoccaggio del gas a livello degli Stati membri. La Commissione ha lanciato la proposta il 23 marzo anche grazie a una pressione lunga e costante da parte del nostro gruppo, che aveva chiesto obiettivi di riempimento obbligatori dall'autunno 2021.
A causa dell'emergenza e della necessità di stabilire un obiettivo obbligatorio già per il prossimo inverno, la proposta è stata trattata, come si diceva, nel quadro di una procedura d'urgenza in seno al Parlamento europeo, che ha consentito alla squadra negoziale del PE di partecipare direttamente ai triloghi con il Consiglio, aggirando la fase dei lavori in commissione.
Di seguito sono riportati i principali elementi degli accordi
· Obiettivo di stoccaggio. È fissato un obiettivo di riempimento dell'80% per il 2022 (proposta originaria della Commissione) che contribuisca ad almeno l'85% della capacità aggregata UE e al 90% a partire dal 2023. Sono previste alcune deroghe in casi specifici, tra cui la possibilità di contabilizzare il GNL per l'obiettivo di riempimento per i paesi scollegati dalla rete continentale (Spagna, Portogallo, Malta, Cipro e Irlanda) o di disporre di obiettivi basati sul consumo per quei Paesi con una grande capacità di stoccaggio (ad esempio Austria).
· Appalti congiunti. L'aggiudicazione congiunta del gas è riconosciuta come strumento per aiutare gli Stati membri a raggiungere gli obiettivi e a bilanciare la pressione sui prezzi. Si tratta di un risultato molto forte che il nostro gruppo chiede da molto tempo.
· Divieto del gas russo e la sicurezza energetica. Il Consiglio si è opposto alla posizione iniziale del Parlamento secondo cui il regolamento avrebbe dovuto vietare agli Stati membri l'utilizzo del gas proveniente da paesi soggetti a misure restrittive dell'Unione per conseguire gli obiettivi del regolamento. Grazie a una forte pressione, i colegislatori hanno infine concordato una formulazione forte (sia negli articoli che nei considerando) sul rafforzamento della sicurezza energetica evitando la dipendenza da un unico fornitore e diversificando le fonti il più possibile, ma senza divieti né riferimenti a sanzioni.
· Comunità dell'energia. È prevista la possibilità di utilizzare impianti di stoccaggio dei paesi della Comunità dell'energia (Ucraina e Balcani) per aiutare gli Stati membri a raggiungere gli obiettivi.
· ACER. La posizione del Parlamento secondo cui il ruolo dell'ACER dovrebbe essere rafforzato nel monitoraggio delle misure di sicurezza dell'approvvigionamento di gas, anche nel garantire la trasparenza sui livelli di riempimento dello stoccaggio e sui prezzi pagati, è stata attenuata, nel senso che il compromesso indica che la Commissione può invitare l'ACER a contribuire al monitoraggio.
· Gruppo di gestione delle crisi. L'istituzione di un gruppo di gestione delle crisi quale sottogruppo permanente del gruppo di contatto per il gas è stata respinta dal Consiglio e non saranno create nuove strutture a tal fine.
· Obiettivo di risparmio energetico. L'intenzione del Parlamento di introdurre un obiettivo di risparmio energetico per i distributori di gas, le società di vendita di energia al dettaglio e i gestori dei sistemi di trasmissione non è stata accettata dal Consiglio, ma il Parlamento è riuscito a far riferimento al principio dell'efficienza energetica al primo posto negli articoli.
· Capacità disponibile. Abbiamo fatto in modo che gli Stati membri avessero la possibilità di utilizzare tutti gli impianti di stoccaggio sotterranei disponibili, comprese le caverne saline, per raggiungere gli obiettivi, come richiesto dal nostro gruppo.
· Clausola di caducità. Il compromesso stabilisce che l'obiettivo di riempimento obbligatorio si applica fino al 31 dicembre 2025 (proposta originaria Parlamento: 1 luglio 2024). NB: Tali disposizioni saranno soggette a modifiche durante i negoziati sul regolamento sul gas proposto nel dicembre scorso e potranno essere modificate nel corso di tale processo.
Il regolamento è stato approvato con con 490 voti favorevoli, 47 contrari e 55 astensioni.