12
Dic

Qatar, Benifei: Se c’è stato un tentativo di influenzarci, anche attraverso mezzi corruttivi, non è andato a buon fine

Dato lo schifo che sta emergendo sono contento di aver portato la delegazione parlamentare che guido al Parlamento Europeo a tenere una linea molto dura nelle votazioni sul Qatar, supportando moltissimi emendamenti fuori dall’accordo principale fra i gruppi politici per essere ancora più netti sulla condanna delle violazioni dei diritti dei lavoratori e delle minoranze, tema su cui ho anche presentato una successiva interrogazione chiedendo a Borrell di richiamare il nostro Ambasciatore UE presso il Qatar.

Se c’è stato un tentativo di influenzarci, anche attraverso mezzi corruttivi, non è andato a buon fine.

Certamente per le dittature più autoritarie sarebbe il massimo riuscire a infiltrare le forze progressiste che diversamente dalla destra difendono i diritti umani nelle decisioni del Parlamento Europeo.

Non solo sul Qatar, su cui la destra italiana ed europea non ha votato gli emendamenti di maggiore condanna sostenuti nel voto dal PD, ma anche in questi anni quanto volte eravamo noi a spingere per vincolare gli accordi commerciali a migliori risultati sul tema della tutela dei diritti umani?

Parlano i fatti e anche le dichiarazioni da me rilasciate in queste settimane sulla vicenda dei mondiali in Qatar.

Cionondimeno serve fare chiarezza con la massima determinazione e mettere nuove regole stringenti contro l’influenza di potenze straniere e di ex parlamentari tramutati in lobbisti, di qualunque colore politico.

Ne ho parlato oggi in due interviste al Il Messaggero e a La Stampa, con parole nette ma anche con l’amarezza di vedere oggi infangata l’immagine delle istituzioni europee.

 

Così su facebook Brando Benifei, capodelegazione degli Eurodeputati PD al Parlamento Europeo.