08
Ago

Eurodeputati Pd: interrogazione a Borrell su legge polacca su migranti a confini bielorussi

Quali misure intende prendere l’alto rappresentante per la politica estera per impedire le violazioni dei diritti umani nei confronti dei migranti al confine tra Polonia e Bielorussia? E' questa la domanda posta all'alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell tramite un'interrogazione scritta presentata dagli eurodeputati Pd membri della commissione Libertà civili Sandro Ruotolo, Marco Tarquinio, Cecilia Strada, Pina Picierno e Alessandro Zan.

“Lo scorso luglio – si legge nel testo dell'interrogazione - il Parlamento polacco ha approvato una legge che consente alla polizia di frontiera l'uso di armi da fuoco contro i migranti che tentano di attraversare il confine nella cosiddetta 'zona della morte', un'area cuscinetto al confine tra Polonia e Bielorussia che vieta l'accesso ai gruppi umanitari, agli osservatori dei diritti umani e ai media alla frontiera. La situazione sembra aggravata da una propaganda politica interna che considera i migranti una minaccia alla sicurezza nazionale e che depenalizza e giustifica comportamenti violenti e non proporzionali.

La legge polacca – spiegano gli eurodeputati Pd - ha suscitato forti critiche da parte di organizzazioni umanitarie ed internazionali, tra cui il Consiglio d'Europa, che hanno denunciato il rischio di ripetute violazioni di diritti umani e accusato la Polonia di una gestione inumana della crisi migratoria. Considerato che l'invocazione della sicurezza nazionale non può servire come 'carta bianca' per adottare misure non compatibili con gli standard minimi del diritto umanitario internazionale e del diritto europeo, chiede pertanto all'Alto Rappresentante della Politica estera dell’Unione Europea:Quali misure ed azioni immediate intende intraprendere per garantire che sul suolo europeo non avvengano manifeste violazioni dei diritti umani a danno dei migranti?”