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Rai, Ruotolo: Interrogazione Ue su responsabili editoriali e violazione media freedom act

La nomina dei “responsabili editoriali” decisa dai vertici Rai, a loro volta nominati dal Governo, non è una palese violazione dell’articolo 3 del Media Freedom Act entrato in vigore lo scorso 8 novembre? Cosa intende fare la Commissione europea per far rispettare dal Governo italiano il nuovo regolamento Ue? È quanto si chiede all’esecutivo comunitario in un’interrogazione scritta depositata oggi dall’eurodeputato Pd, Sandro Ruotolo, recentemente eletto nel gruppo al Parlamento europeo che monitorerà l'attuazione dell'European Media Freedom Act (Emfa), la normativa per la libertà dei media adottata lo scorso anno che entrerà pienamente in vigore ad agosto 2025. Quella sui responsabili editoriali, ha spiegato, è una circolare miope, basti pensare che se fosse stata in vigore in passato giornalisti del valore di Enzo Biagi, Sergio Zavoli, Michele Santoro e Milena Gabanelli, da conduttori non avrebbero potuto gestire dal punto di vista editoriale i loro programmi.


“Venerdì 24 gennaio - scrive Ruotolo - l’amministratore delegato della RAI, la società del servizio pubblico in Italia i cui vertici sono nominati dal governo, contrariamente da quanto disposto dall’articolo 5 dell’European Media Freedom Act, ha comunicato tramite una circolare la nomina di “responsabili editoriali” per ogni trasmissione. La decisione ha suscitato forti critiche, in particolare dall’Usigrai, sindacato dei giornalisti del servizio pubblico, che l’ha definita un tentativo di controllare l’informazione pubblica riducendo l’autonomia dei conduttori e direttori. Non possiamo permettere che il servizio pubblico sia uno strumento del governo di turno, per di più quando ci siamo dotati a livello dell’Unione Europea di un Regolamento quale l’EMFA. Questa misura di commissariamento degli spazi informativi, che comprometterà l’indipendenza editoriale e l’imparzialità del servizio pubblico è una chiara violazione dell’art. 3 dell’EMFA, che è entrato in vigore lo scorso 8 novembre 2024, secondo cui gli Stati Membri devono garantire ai destinatari dei servizi di media “il diritto di avere accesso a una pluralità di contenuti mediatici editorialmente indipendenti”. Pertanto chiediamo alla Commissione: Non crede che tale misura violi apertamente la normativa europea in materia? In caso affermativo come intende procedere la commissione per fare conformare il governo italiano al rispetto dell’EMFA?”