07
Mar

Tinagli: su riarmo Ue passi importanti, ma criticità

"È positivo che l'Unione Europa si ponga il tema della difesa e della sicurezza del continente, e con il piano ReArm Europe si va in questa direzione : è fondamentale agire. Tuttavia è importante che le azioni messe in campo abbiano i risultati sperati, altrimenti lo sforzo sarebbe vano". Lo scrive in una nota l'eurodeputata ed economista del Pd Irene Tinagli. Vedo due limiti nell'approccio della Commissione. "Innanzitutto non c'è garanzia che i Paesi investano, né che prendano a prestito dalla Commissione. Sulla carta quindi si parla di 800 miliardi di investimenti, ma alla fine si rischia di vederne realizzati solo una minima parte. In secondo luogo, anche nel caso in cui gli Stati decidano di investire, non c'è alcuna forma di coordinamento capace di rendere efficaci ed efficienti questi stanziamenti. Senza contare che avere decine di paesi che all'improvviso vogliono comprare armamenti in modo scoordinato farebbe schizzare i prezzi delle armi e delle materie prime con problemi anche per le imprese "civili" e con l'aumento dell'inflazione, che potrebbe costringere la Bce a rialzare i tassi", scrive Tinagli "Dispiace che questi temi non possano essere affrontati con serietà nel dibattito pubblico senza cadere nel tritacarne delle etichette e del posizionamento politico. Non facciamo un buon servizio al futuro dell'Ue se ci dividiamo tra pacifisti e guerrafondai", conclude la nota.