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Apr

Ruotolo, Majorino: Lista Ue paesi sicuri compromette diritti dei migranti

“Siamo davvero fuori strada. Servono canali d'ingresso sicuri, non nuove forme di deportazione. La proposta di una lista di Paesi sicuri diffusa ieri dalla Commissione europea rischia di compromettere i diritti dei migranti perché impone un maggiore onere della prova ai richiedenti e li sottopone a procedure accelerate che potrebbero violare i loro diritti, come sancito dalla Convenzione sui rifugiati. Ma come si fa a considerare “Paesi sicuri” per i rimpatri il Bangladesh, l’Egitto e la Tunisia, dove sono in vigore pena di morte, torture, persecuzioni degli oppositori politici?

Uno degli aspetti più gravi è la completa assenza da parte di Bruxelles di un piano europeo condiviso per l’apertura di vie legali e sicure d’ingresso. E’ necessario investire molto di più sulla gestione dell'immigrazione legale, creare corridoi umanitari, programmi di reinsediamento ed inclusione sociale, canali per visti umanitari o per motivi di lavoro. Senza alternative legali, le persone in fuga da guerre, persecuzioni, catastrofi ambientali o povertà estrema sono costrette ad affidarsi a reti informali o criminali. La criminalizzazione della persona migrante e del soccorso umanitario non è solo una scelta eticamente inaccettabile, ma anche politicamente miope, perché alimenta le stesse reti che si dichiara di voler combattere. Abbiamo bisogno invece di un’Europa accogliente, che includa invece di escludere, che protegga invece di respingere. Questa è la politica europea che non ci piace, quella frutto del ricatto dei governi della destra."

Lo dichiarano Sandro Ruotolo eurodeputato del Partito democratico e Pierfrancesco Majorino responsabile immigrazione membro della segreteria del Partito Democratico