— «Le proposte sul fondo unico annunciate oggi dalla Presidente von der Leyen restano largamente insufficienti e non affrontano in alcun modo le diverse criticità sollevate dal Parlamento europeo nel corso degli ultimi mesi», dichiara l’On. Dario Nardella, coordinatore in Commissione Agricoltura per il Gruppo S&D. «Ci aspettavamo una proposta con modifiche sostanziali mentre la Commissione ha optato per una modifica di facciata e un metodo che non risponde alle richieste dei principali gruppi politici, soprattutto in merito al tema agricoltura e politica di coesione».

«Il mero spostamento di alcuni articoli dal regolamento NRPP a quello di esecuzione della PAC non risolve il problema strutturale del fondo unico», afferma Nardella. «La PAC resterebbe comunque senza autonomia reale e subordinata a processi decisionali esterni al suo quadro attuale e con una governance distante dalla realtà e dai bisogni reali degli agricoltori».

«Anche da un punto di vista strettamente finanziario la proposta rimane inadeguata e alcuni problemi di fondo, come il taglio alla PAC e la riduzione del 40% del fondo NRPP, restano irrisolti. Inoltre, il requisito che gli Stati membri destinino un 10% aggiuntivo alle politiche in ambito di sviluppo rurale copre solo in parte, a livello europeo, le misure escluse dalla proposta iniziale e, in alcuni Paesi, questa quota non sarebbe sufficiente: per finanziare completamente tali misure servirebbero percentuali ben più elevate in molti degli Stati membri. "Non possiamo continuare a far ricadere su regioni e Stati membri ciò che è sempre stato garantito a livello europeo», conclude Nardella. «La Commissione Europea deve cambiare approccio e avanzare una proposta credibile che assicuri un futuro all’agricoltura europea».