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Giu

Mes Cina, Mosca: Europarlamento migliora la proposta della Commissione

Oggi la commissione Commercio Internazionale del Parlamento Europeo (INTA) ha votato con 33 voti a favore, 3 contrari e 2 astenuti la relazione sulla proposta della Commissione Europea che modifica il regolamento relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping e il regolamento relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di sovvenzioni da parte di Paesi non membri dell'Unione europea.

“Il rapporto che abbiamo votato oggi in commissione Commercio Internazionale è un buon risultato. Nel solco della risoluzione approvata dal Parlamento lo scorso anno, questa relazione insiste sul fatto che l'onere della prova non possa ricadere sulle imprese europee, che venga specificato in maniera più dettagliata il concetto di "distorsione significativa" e che il risultato finale dei rapporti predisposti dalla Commissione passi al vaglio del Parlamento europeo prima dell’entrata in vigore del regolamento. Il rapporto si spinge anche oltre, inserendo criteri sociali ed ambientali nella lista delle potenziali distorsioni e introducendo specifiche facilitazioni per le PMI”.

Lo dichiara, in una nota, Alessia Mosca, europarlamentare PD e coordinatrice del gruppo dei Socialisti e Democratici in commissione Commercio Internazionale, che aggiunge:

“Considerando gli stretti limiti giuridici nei quali ci siamo mossi, si tratta di un miglioramento netto rispetto alla proposta della Commissione, che avevamo fortemente criticato”.

“Affronteremo i negoziati con Commissione e Consiglio con un mandato forte che ci permetterà di difendere al meglio la posizione emersa oggi in Commissione Commercio Internazionale dopo mesi di intense trattative con gli altri gruppi. Ancora una volta, il Parlamento europeo è in prima linea nella difesa di lavoratori e aziende. Condurremo le trattative con Consiglio e Commissione con il preciso obiettivo di garantire pari condizioni per tutti i produttori globali, facendo in modo che le pratiche commerciali sleali che procurano vantaggi competitivi in maniera illegittima vengano registrate e corrette”.