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Il "non-modello Albania" e la deriva dei "centri di rimpatrio" in Paesi Terzi: è questa la nuova gestione migratoria che molti governi di destra in Europa vorrebbero adottare. Ma siamo di fronte a un rischio concreto: sacrificare i diritti fondamentali delle persone che migrano per esigenze elettorali e a spese dei contribuenti.

Con l'Eurodeputata Cecilia Strada analizziamo le politiche migratorie italiane e dell'Unione Europea. Dagli accordi che minacciano le convenzioni internazionali, agli attacchi del Governo Meloni: capiamo come in Europa si sta giocando una battaglia cruciale per la solidarietà, la legalità internazionale e il futuro dei diritti delle persone migranti e richiedenti asilo.

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PLUX - Fatti nuovi dall'Europa è un podcast della delegazione del Partito Democratico al Parlamento Europeo, parte del gruppo dei Socialisti e Democratici.

Il non-modello Albania | con Cecilia Strada

Brando Benifei interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 26 novembre 2025 sottolineando i risultati del lavoro trasversale sul rapporto UE-Regno Unito. Ricorda i benefici della cooperazione post-Brexit su crimine transfrontaliero, commercio energetico, agricoltura, PMI e tecnologie pulite. Ma ammonisce: il TCA limita i danni causati dalla Brexit, non li cancella. Per questo invita a rafforzare la collaborazione su mobilità, intelligenza artificiale, protezione dei dati e catene del valore sicure, per rispondere insieme alle sfide globali.

Brando Benifei sulla cooperazione post-Brexit: riparare i danni, costruire il futuro

Giorgio Gori interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 26 novembre 2025 per chiedere il rilascio immediato di Sonia Damani, in carcere in Tunisia dall’11 maggio 2024 per aver esercitato il diritto di espressione. Denuncia anche le accuse alla sorella Ramla e ricorda che centinaia di persone sono detenute per motivi politici. L’Unione Europea, legata alla Tunisia da accordi bilaterali, deve vigilare sul rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto, condizioni imprescindibili della cooperazione.

Giorgio Gori per la liberazione di Sonia Damani e la difesa dei diritti in Tunisia

Nicola Zingaretti interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 25 novembre 2025 sottolineando l’importanza di una strategia digitale europea che non si limiti alle norme, ma investa in ricerca, industria e infrastrutture. Denuncia la fragilità dell’Europa rispetto ai colossi tecnologici globali e critica l’inerzia dei governi di destra nel finanziare lo sviluppo. Difende l’approccio europeo fondato sulla tutela dei diritti e chiede una politica digitale ambiziosa, capace di costruire davvero il futuro per le nuove generazioni.

Nicola Zingaretti per un'Europa digitale forte e giusta, non deregolamentata

Sandro Ruotolo interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 25 novembre 2025 lanciando un appello urgente per tutelare i minori dall’impatto devastante degli algoritmi e delle piattaforme digitali. Cita dati allarmanti sull’uso quotidiano di internet tra bambini e adolescenti e denuncia l’esposizione precoce a contenuti nocivi come pornografia, odio e gioco d’azzardo. Sottolinea la necessità di porre limiti chiari, tra cui un’età minima per l’accesso ai social, e accusa le big tech di utilizzare tecniche manipolative. “O interveniamo ora o il danno sarà irreversibile”, avverte.

Sandro Ruotolo contro la dipendenza digitale: proteggiamo i minori dalle big tech

Sandro Ruotolo interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 25 novembre 2025 denunciando i rischi crescenti per la democrazia in Europa, anche a causa dell’inerzia su casi come quello della piattaforma X. Sottolinea come le manipolazioni non arrivino più solo da potenze straniere ma anche dai big tech, e chiede una vera sovranità digitale. Ricorda che la libertà di stampa è sotto attacco tra spyware, minacce e querele e rilancia la necessità di proteggere i giornalisti, le voci critiche e i processi democratici. Nessuna democrazia è forte se tollera la manipolazione del voto e dell’informazione.

Sandro Ruotolo per uno Scudo europeo che difenda informazione e democrazia dalle manipolazioni

Alessandra Moretti interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 25 novembre 2025 denunciando la drammatica crisi umanitaria in Sudan. Cita uccisioni di massa, stupri, fame e carestia, ma evidenzia anche un inquietante traffico d’oro che alimenta il conflitto, con un ruolo sospetto degli Emirati Arabi Uniti. Chiede un’azione più incisiva dell’Unione Europea: più aiuti umanitari, protezione per i civili, un’indagine indipendente sui massacri e regole stringenti sulla tracciabilità dell’oro per fermare i finanziamenti indiretti ai gruppi armati.

Alessandra Moretti sul Sudan: basta silenzi, l’UE agisca su oro, crimini e aiuti umanitari

Giuseppe Lupo interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 25 novembre 2025 esprimendo soddisfazione per l’accordo sul bilancio 2026 che annulla i tagli del Consiglio e aumenta i fondi per ricerca, istruzione, salute, sociale e giovani. Avverte però che serve un bilancio più ambizioso per affrontare le nuove sfide strategiche e tutelare settori chiave come pesca, agricoltura e coesione. Invita a introdurre nuove risorse proprie e ricorrere al debito comune, come proposto da Mario Draghi, sottolineando che senza coesione non ci sarà competitività né futuro per l’Europa.

Giuseppe Lupo sul bilancio UE 2026: più risorse per ricerca, giovani e coesione

Giorgio Gori interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 25 novembre 2025 denunciando la gravissima crisi umanitaria in corso in Sudan. Ricorda i massacri di civili, la fame che uccide i bambini e l’emergenza medica che coinvolge oltre 25 milioni di persone. Critica il sottofinanziamento del piano ONU e chiede una risposta urgente: accesso umanitario immediato, embargo esteso sulle armi, sanzioni mirate e un percorso politico credibile. Invita a cogliere la tregua unilaterale annunciata come opportunità per rilanciare il dialogo. L’Europa, conclude, ha il dovere di agire.

Giorgio Gori sull’emergenza in Sudan: serve una risposta europea forte e immediata

Giorgio Gori interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 25 novembre 2025 a sostegno dell’accordo su EDIP (European Defence Industry Programme), sottolineando la necessità di una strategia comune per la sicurezza dell’Unione. Ricorda che l’aggressione russa all’Ucraina ha reso evidente la fragilità della pace e l’urgenza di rafforzare l’integrazione industriale e tecnologica nel settore della difesa. Pur riconoscendo i limiti delle risorse disponibili, Gori evidenzia l’importanza del requisito consorziale e della collaborazione rafforzata come basi per costruire una vera Unione della difesa.

Giorgio Gori per una difesa europea integrata e più efficace

Brando Benifei interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 25 novembre 2025 denunciando l’impatto dei social media sulla salute mentale degli adolescenti e chiedendo regole chiare a livello europeo. Cita dati allarmanti sull’uso dei chatbot come rifugio emotivo e accusa le piattaforme di progettare consapevolmente strumenti che generano dipendenza. Propone l’introduzione di un’età minima armonizzata, sistemi efficaci di verifica dell’età e il divieto di design manipolativi. Un appello deciso per fermare l’abuso dei minori da parte delle Big Tech.

Brando Benifei contro le Big Tech: servono regole UE per proteggere i minori online

Brando Benifei interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 25 novembre 2025 sottolineando l’urgenza di rafforzare la coesione politica e la solidità istituzionale dell’UE. Sulla scia del rapporto Draghi, chiede più integrazione, superamento del diritto di veto su alcuni temi chiave come la politica estera, cooperazioni rafforzate e un maggiore ruolo legislativo del Parlamento. Obiettivo: un’Europa sovrana, innovativa e pronta a competere su scala globale.
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Brando Benifei per un’Europa più unita e competitiva: serve attuare il rapporto Draghi

Brando Benifei interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 25 novembre 2025 sul cosiddetto “Omnibus digitale”, sottolineando la necessità di stabilire regole democratiche nello spazio digitale anziché lasciarle in mano alle grandi aziende tecnologiche. Pur sostenendo la semplificazione normativa a beneficio di PMI e startup, denuncia il rischio di deregolamentazione e indebolimento della protezione dei dati contenuto nella proposta della Commissione. Invita a rafforzare la governance europea, con più risorse per l’Ufficio europeo dell’intelligenza artificiale, e a investire su politiche industriali comuni per competere con Stati Uniti e Cina.

Brando Benifei difende la regolazione europea contro il caos digitale delle Big Tech

Brando Benifei interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 25 novembre 2025 denunciando l’inadeguatezza degli strumenti europei per tutelare la sicurezza economica dell’Unione di fronte a misure unilaterali come le restrizioni all’export imposte dalla Cina. Accoglie con cautela la sospensione temporanea negoziata tra Cina e Stati Uniti, ma sollecita un approccio europeo autonomo e strategico, fondato su valori comuni e interessi condivisi. Invita a rafforzare la cooperazione con partner internazionali e a consolidare politiche industriali comuni, come la salvaguardia sull’acciaio, per contrastare la frammentazione delle risposte nazionali.

Brando Benifei chiede un’Europa più forte contro le restrizioni commerciali cinesi

Lucia Annunziata interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 25 novembre 2025 per esprimere preoccupazione sul ruolo marginale del Parlamento nei processi decisionali legati alla difesa comune. Denuncia l’uso della procedura d’urgenza e dell’articolo 122 da parte della Commissione per limitare la partecipazione parlamentare, anche nel programma EDIP. Pur riconoscendo alcuni avanzamenti, come l’obbligo di informazione annuale e la presenza come osservatori nei board, Annunziata ribadisce che questi strumenti sono insufficienti a garantire un controllo democratico reale.

Lucia Annunziata difende il ruolo del Parlamento nella governance della difesa europea

Alessandro Zan interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 24 novembre 2025 denunciando le continue violazioni dello stato di diritto da parte del governo ungherese, a partire dalla persecuzione di chi organizza manifestazioni per i diritti LGBTQIA+. Zan chiede con forza l’attivazione dell’articolo 7 per sospendere il diritto di voto dell’Ungheria e il congelamento dei fondi UE, accusando anche i leader europei alleati di Orban di legittimare un modello illiberale incompatibile con i valori fondanti dell’Union

Alessandro Zan contro Orban: l’Europa non può più tollerare questa vergogna

Pina Picierno interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 24 novembre 2025 sottolineando la necessità di trasformare in realtà gli obiettivi del processo di Barcellona, ancora in larga parte disattesi. Invita a cogliere il Patto per il Mediterraneo come occasione imperdibile per costruire uno spazio di pace, cooperazione e sviluppo sostenibile, in particolare per le giovani generazioni. Accoglie con favore l’iniziativa dell’Università del Mediterraneo promossa da Romano Prodi e il ruolo attivo della commissaria Suizza, chiedendo un’agenda ambiziosa e risorse adeguate per affrontare le sfide della regione.

Pina Picierno rilancia il Patto per il Mediterraneo: un'occasione da non sprecare

Dario Nardella interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 24 novembre 2025 sottolineando l’importanza di rilanciare le politiche europee per il Mediterraneo a 30 anni dalla dichiarazione di Barcellona. Valorizza il ruolo della nuova commissaria e il rilancio del Patto per il Mediterraneo come occasione per costruire una guida stabile e multilaterale, superare le crisi recenti e investire sulle nuove generazioni. Richiama lo spirito dei dialoghi promossi da Giorgio La Pira e il progetto dell’Università del Mediterraneo promosso da Romano Prodi, ribadendo che il Mediterraneo deve tornare a essere uno spazio di pace, cooperazione e conoscenza.

Dario Nardella per un Mediterraneo di pace: serve una nuova visione europea

Giuseppe Lupo interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 24 novembre 2025 sottolineando il valore strategico del nuovo Patto per il Mediterraneo. Richiama la visione originaria del processo di Barcellona e propone di rafforzare il progetto con risorse adeguate nel prossimo bilancio pluriennale per sostenere formazione, mobilità, innovazione e transizione energetica. Tra le proposte, l’Università del Mediterraneo, promossa da Romano Prodi, come strumento per costruire uno spazio comune di pace e prosperità nella regione.

Giuseppe Lupo rilancia il Patto Mediterraneo con un appello a investire su cooperazione e futuro

Si può costruire un futuro con tirocini infiniti, non retribuiti, passati a fare solo fotocopie? Il dramma della crescita delle disuguaglianze e la perdita di speranza colpiscono milioni di giovani in Europa.

Con il Capodelegazione Nicola Zingaretti approfondiamo la battaglia sulla Direttiva tirocini. È una vittoria importante che stabilisce il diritto all'indennità, il limite massimo di sei mesi e l'obbligo di un patto formativo scritto con le aziende. Non più promesse vaghe, ma diritti e tutele concrete per i giovani tirocinanti di tutta Europa.

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Basta tirocini gratuiti | con Nicola Zingaretti

Irene Tinagli interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 12 novembre 2025 sottolineando la gravità della crisi abitativa in Europa. Pur apprezzando l'inserimento del tema nel Consiglio Europeo del 23 ottobre, denuncia l'insufficienza delle conclusioni adottate e invita la Commissione a mantenere alta l’ambizione nel piano sull’edilizia accessibile previsto per dicembre. Tinagli esorta a superare le resistenze di alcuni governi e a mettere il benessere dei cittadini al centro dell’azione comune.

Irene Tinagli sull’emergenza abitativa: l’Europa deve fare di più per i cittadini

Giuseppe Lupo interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 12 novembre 2025 criticando la proposta di bilancio pluriennale 2028-2034, definita insufficiente a rispondere alle reali priorità dell’Unione. Denuncia la rinazionalizzazione dei fondi per coesione, agricoltura e pesca, e chiede maggiori risorse attraverso nuove entrate proprie, debito comune e una maggiore contribuzione degli Stati membri. Per Lupo, è necessario rafforzare le politiche europee su diseguaglianze, difesa, competitività e transizioni verde e digitale.

Giuseppe Lupo contro il bilancio UE 2028-2034: troppe rinunce, servono più risorse e coesione

Nicola Zingaretti interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 12 novembre 2025 criticando duramente la proposta di bilancio dell’UE, che definisce priva di coraggio e incapace di rispondere alla sfida globale posta da Stati Uniti e Cina. Denuncia la rinazionalizzazione delle politiche comuni voluta dai governi di destra, la mancanza di investimenti in innovazione, imprese, università e diritto alla casa, e lo smantellamento della PAC e della politica per la pesca. Zingaretti chiede un bilancio raddoppiato per rilanciare davvero l’Europa.

Nicola Zingaretti accusa la destra europea: bilancio senza visione, l’Europa rischia il declino

Alessandra Moretti interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 12 novembre 2025 denunciando il crescente arretramento sui diritti delle donne in Europa. Dal numero in aumento dei femminicidi al sessismo digitale, dalla segregazione sul lavoro alle limitazioni sul diritto all’aborto, l’eurodeputata sottolinea l’urgenza di una strategia europea per combattere la violenza di genere. Moretti richiama infine l’importanza dell’educazione affettiva e sessuale come strumento fondamentale per prevenire abusi e promuovere il rispetto.

Alessandra Moretti denuncia la regressione dei diritti delle donne in Europa

Si può fermare lo spopolamento delle aree interne? L'agricoltura gioca un ruolo cruciale per la "ritornanza" di giovani e donne in questi territori, spesso i più penalizzati d'Europa. Investire su donne, giovani e agricoltura genera un impatto positivo sulla tutela sociale ed economica dell'intero Paese.

Con l'Eurodeputata Camilla Laureti scopriamo le battaglie che il PD sta portando avanti in Europa per le aree interne e l'agricoltura: ottenere maggiori fondi per l'imprenditorialità femminile e le piccole imprese agricole, e difendere il reddito degli agricoltori insieme alla condizionalità sociale. Le aziende guidate da giovani e donne sono il motore dell'innovazione sostenibile, un potenziale inespresso su cui l'Europa deve scommettere.

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Il futuro delle aree interne: come ripopolarle con giovani e donne | con Camilla Laureti

Arriva PLUX – Fatti nuovi dall’Europa!

Il podcast che ti porta dentro le stanze del Parlamento Europeo, raccontando le battaglie di chi ogni giorno lavora per costruire un'Europa per le persone e dando la parola a chi quell'impegno lo vive quotidianamente. Per capire davvero come le decisioni prese a Bruxelles influenzano la nostra vita quotidiana. 

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Il Medio Oriente, l’Europa e la stretta via della pace. A 30 anni dall’omicidio di Yitzhak Rabin, ti invitiamo ad un momento di riflessione sul suo lascito politico e umano e sulle prospettive di pace in Medio Oriente, anche alla luce del ruolo dell’Europa.

Ne parliamo con Elly Schlein, Segretaria del Partito Democratico, Umberto Gentiloni, Professore di storia contemporanea all’Università la Sapienza di Roma, e Anna Foa, storica e autrice del libro “Il suicidio di Israele”. Introduce e ospita l’incontro Nicola Zingaretti, Capodelegazione italiana S&D

📅 Martedì 4 Novembre, ore 18:30
📍 Spinelli 3E2, Parlamento Europeo

1995–2025: a 30 anni dall’omicidio di Yitzhak Rabin

Pina Picierno interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 20 ottobre 2025 per rendere omaggio alla professoressa Sofia Corradi, recentemente scomparsa, ideatrice e promotrice del programma Erasmus. Ne celebra il coraggio e la visione europeista, ricordando come il suo impegno abbia offerto a milioni di giovani l’opportunità di studiare, conoscersi e crescere oltre i confini nazionali. Picierno sottolinea come l’eredità della professoressa Corradi continuerà a unire l’Europa e a ispirare nuove generazioni.

Pina Picierno ricorda Sofia Corradi, madre dell’Erasmus e dell’Europa unita

Pierfrancesco Maran interviene nella seduta plenaria del Parlamento Europeo del 20 ottobre 2025 sottolineando l’urgenza di aggiornare le norme europee sulla sicurezza dei prodotti, ferme al 2008. Propone un passaporto digitale armonizzato per semplificare l’accesso alle informazioni e chiede strumenti più efficaci per contrastare la vendita online di prodotti non conformi provenienti da paesi terzi. Maran evidenzia l’importanza di tutelare imprese e consumatori, rilanciando l’attesa per la revisione legislativa annunciata dalla Commissione.

Pierfrancesco Maran chiede nuove regole UE per la sicurezza dei prodotti nell’era digitale

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