“Il dominio dell’Agrobuisiness, per effetto delle fusioni in atto dei maggiori player presenti sul mercato, rischia di ostacolare la ricerca di soluzioni sostenibili in agricoltura. - Lo ha dichiarato Nicola Caputo Parlamentare europeo del gruppo S&D nel corso del suo intervento in COMAGRI per chiedere ai Commissari europei Phil Hogan e Margrethe Vestager delucidazioni relativamente alla politica di concorrenza nel settore agricolo. - Sei tra le maggiori aziende agrochimiche e di sementi del pianeta, Dow Chemical e Dupont, Monsanto e Bayer, Syngenta e ChemChina, fondendosi determinano un oligopolio di fatto nel mercato agroalimentare, con conseguente aumento dei prezzi, riduzione degli investimenti in ricerca e sviluppo e deterioramento della sovranità alimentare europea.
È difficile individuare un solo beneficio da queste fusioni per i tanti agricoltori, che hanno già visto negli anni diminuire drasticamente la loro libertà di scelta e registrato una crescita dei prezzi. Nel corso del suo intervento l’eurodeputato PD ha chiesto alla Commissaria alla concorrenza Vestager di verificare tutte le possibili distorsioni del mercato non solo relativamente alle quote di mercato ma con riferimento soprattutto agli effetti sui prezzi determinati da queste fusioni, ed al Commissario all'agricoltura, Phil Hogan, di dare seguito alla sua proposta di Atto dell'Unione, per includere le pratiche commerciali sleali della filiera di produzione agroalimentare nella Direttiva 2005/29/CE relativa alle pratiche commerciali sleali tra imprese e consumatori nel mercato interno al fine di creare un vero e proprio quadro normativo che ad oggi non esiste nella filiera agroalimentare.
Il mercato agricolo necessita di un intervento decisivo a livello europeo - ha concluso Caputo - per riconsegnare agli agricoltori il loro potere contrattuale e assicurare il corretto funzionamento della filiera alimentare”.