“Certamente Macron ha rilanciato con forza la prospettiva europea, ma non vorremmo giorno dopo giorno scoprire sotto il velo europeista i segni e le tracce della vecchia "grandeur" francese. E' bene perciò da subito far capire alla Francia che se non accettiamo un'Europa germanica non accetteremo neanche un’Europa intrisa di orgoglio e primazia francese ”, così Patrizia Toia capo delegazione Pd al Parlamento europeo nel commentare il caso della nazionalizzazione francese dei cantieri STX di Saint Nazaire.
“Politicamente le ultime mosse di Macron tradiscono questa vecchia impostazione un po' sciovinista e protezionista che davvero è incoerente con il disegno comunitario e il futuro europeo. Così è per l’improvvida idea di hot spot in Libia (da fare entro agosto?) che sconta tutta la precipitosità e l'ambizione del neofita. Così è per la decisione di far prevalere il diritto di prelazione (pur legittimo) per i cantieri STX , rimangiandosi un accordo fatto ad aprile e in realtà mascherando così una provvisoria razionalizzazione ”, continua Toia.
“Ma non c 'è solo un profilo politico” - afferma Toia - “c’è un profilo strategico, che una grande realtà europea di cantieristica navale può garantire all’ economia europea e all’ industria della difesa europea e c'è infine un profilo giuridico imposto dalle regole comunitarie”.
“Qui saremo chiarissimi con la Commissione: se le regole valgono, valgono per tutti, senza guardare in faccia al peso o al valore dei Presidenti o dei Paesi” -conclude Toia. “Diritto della concorrenza, disciplina degli aiuti di stato, libera circolazione dei capitali non sono spauracchi per i paesi deboli , sono le regole che tutti devono rispettare. Noi chiediamo alla Commissione con una interrogazione ad hoc che vigili (occhi aperti, anzi spalancati) che controlli e se del caso intervenga”