"Il Parlamento Europeo ha declinato le proposte di compromesso della Commissione e Consiglio in merito al nuovo metodo di calcolo del dumping, testo che si propone di risolvere la difficile questione del riconoscimento dello status di economia di mercato alla Cina senza contravvenire alle regole dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, da una parte, e proteggendo i lavoratori e le imprese europee da una competizione sleale, dall'altra.
Proprio quest'ultimo obiettivo è all'origine del nostro rifiuto: riteniamo, infatti, che alcuni elementi del testo (primo tra tutti, la cosiddetta inversione dell’onere della prova) non siano ancora all'altezza del compito che l'Unione Europea dovrebbe porsi. Uno sforzo che tenda alla creazione di un contesto internazionale dove tutti gli attori giochino la stessa partita alla pari, condividendo le stesse regole e rispettandole. Fino a che non avremo un testo che definisca al meglio la questione dell’onore della prova e che includa maggiore chiarezza anche per quanto riguarda i criteri socio-ambientali nella valutazione rispetto alla presenza di dumping, il Parlamento continuerà a opporsi". Lo dichiara in una nota Alessia Mosca, coordinatrice del Gruppo dei Socialisti e Democratici nella commissione Commercio Internazionale del Parlamento Europeo.