03
Ott

UE, Mosca (Pd): Parlamento Ue ottiene risultato su nuova normativa anti-dumping

"Questa proposta della Commissione è nata come risposta al problema del riconoscimento dello status di economia di mercato alla Cina: un obbligo sul piano procedurale che si scontrava con evidenti incongruenze nella realtà dei fatti e che rischiava di esporre le nostre imprese e i nostri lavoratori a una competizione sleale che ne avrebbe compromesso la stessa esistenza.

Il Parlamento, dal primo momento, ha lavorato perché il piano di realtà vincesse su quello procedurale e si trovassero, nel rispetto delle normative internazionali, soluzioni in grado di penalizzare pratiche commerciali scorrette. Oggi si è concluso un lavoro che dura, nel complesso, da quasi due anni, con la soddisfazione di vedere che le nostre insistenza e determinazione hanno pagato: il testo su cui si è raggiunto un accordo con Commissione e Consiglio non è il migliore possibile ma accoglie la nostra richiesta principale, ossia l'onere della prova in capo alle aziende cinesi. Inoltre, abbiamo inserito una definizione ampia di "dumping", che incorpora anche le distorsioni nelle retribuzioni, abbiamo ottenuto garanzie sull'esistenza e sulla qualità di un rapporto dettagliato volto a descrivere lo stato delle distorsioni in Cina e anche l'inserimento del concetto di "dumping ambientale".

Possiamo considerare quello di oggi un successo del Parlamento, che dovrà, ora, mostrare la stessa unità e la stessa determinazione per un risultato ancora più ampio sul fronte della proposta di modernizzazione degli strumenti di difesa commerciale". Lo scrive, in una nota, Alessia Mosca, europarlamentare e coordinatrice del Gruppo dei Socialisti e Democratici in commissione Commercio Internazionale.