"Martedì il commissario Ue Jyrki Katainen ha sollevato un polverone di polemiche con le sue dichiarazioni: “la situazione in Italia non sta migliorando - ha detto - la sola cosa che posso dire è che tutti gli italiani dovrebbero sapere qual è la situazione”. Ecco appunto, qual è la situazione? Su una cosa ha ragione il commissario Katainen: agli italiani va detta la verità, ma va detta per intero, e la verità è che in questi anni i governi di Renzi e Gentiloni hanno scelto la crescita e l'occupazione, invece di inseguire il pareggio di bilancio imposto dal Fiscal Compact e le indicazioni miopi della Commissione. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: quasi un milione di nuovi posti di lavoro e crescita più forte del previsto. Questo è stato possibile grazie alla serietà e all'affidabilità dei governi Pd, che hanno saputo imporre alla Commissione le proprie scelte e hanno saputo fare le riforme che l'Europa ci chiedeva da anni. Una cosa che sarebbe stata impossibile con Berlusconi al governo e meno che mai con Grillo.L'altro lato della medaglia, quello a cui fa riferimento Katainen in modo troppo criptico, è che i nostri conti pubblici non ci permettono di concederci il lusso di nuovi “bunga bunga” o di avventure euroscettiche. Non è vero che la situazione (dei conti pubblici) “non sta migliorando”, ma è sicuramente vero che non sta migliorando come vorrebbe l'esecutivo comunitario perché i governi italiani hanno fatto scelte politiche diverse. E' questa la verità che va detta chiaramente agli italiani. La Commissione si accinge a inviare una lettera al Governo che pone le basi per un commissariamento futuro. Se l'Italia tornerà a essere quella di prima anche l'Ue rischia di tornare ai tempi bui dell'austerità e della troika. Sarebbe un deprecabile ritorno al passato in cui ci perderebbe sia l'Italia che l'Unione europea". Lo ha dichiarato la capodelegazione degli eurodeputati Pd, Patrizia Toia.