“Una buona notizia: la popolazione di tonno rosso è in aumento. I dati scientifici hanno confermato ciò che i pescatori, vivendo in mare, avevano già constatato: lo stato di salute della specie sta migliorando. L’Iccat ha stabilito un aumento delle catture. Ora è necessario vigilare affinché le quote vengano distribuite in modo equo, evitando di creare monopoli come in passato”. Così l'eurodeputata e vicepresidente della Commissione Pesca del Parlamento europeo, Renata Briano, al termine del 25° meeting Iccat, svoltosi a Marrakech, in Marocco.
Complessivamente la percentuale di quote spettanti all’Unione europea diminuirà del 4%, passando dal 59 al 55%, per ricompensare quei Paesi che in passato erano sotto quota. Tuttavia aumenteranno le catture, passando dalle 13.451 tonnellate di quest’anno alle 15.850 nel 2018, le 17.536 nel 2019 e le 19.360 nel 2020.
Ancora nessuna soluzione al problema delle catture accessorie e accidentali
“Sinceramente mi aspettavo che venisse finalmente trovata una soluzione al problema delle catture accessorie e accidentali – ha spiegato l'eurodeputata -. Il limite imposto dall’Iccat vanifica di fatto la possibilità per i pescatori di poter tenere un tonno catturato non intenzionalmente, dal momento che il suo peso quasi sempre supera il 5% dell’intero pescato”.
Le nuove quote del tonno rosso possono servire a compensare le difficoltà del settore, anche alla luce dell’introduzione del piano di ripopolamento del pesce spada attraverso i limiti di cattura. Senza dimenticare che la crescita della popolazione del tonno ha un impatto sulle specie di cui si nutre. Per questo, secondo Briano, occorrerebbe ragionare in termini ecosistemici piuttosto che sulle singole specie.
Prossima tappa per i pescatori italiani sarà la definizione delle quote del tonno rosso
Il prossimo passaggio fondamentale per i pescatori italiani sarà quindi la definizione delle quote del tonno rosso nel nostro Paese, compito che spetta al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. “L'aumento delle quote sarà una buona notizia per i nostri pescatori solo se ci sarà un’equa distribuzione – ha precisato l'eurodeputata Briano –. Mi riferisco in particolare alla piccola pesca artigianale che è stata fortemente penalizzata negli anni scorsi, quando di fatto le quote sono finite nelle mani di pochi”.
Dello stesso avviso anche Barbara Esposto, rappresentante ligure di Legacoop Agroalimentare Dipartimento Pesca: "Condividiamo in pieno quanto espresso da Renata Briano. Presenteremo al ministero delle Politiche agricole una richiesta specifica per l'allocazione di una quota dedicata ai pescatori delle pesca artigianale, che in questi anni hanno visto arricchirsi solo un piccolo numero di colleghi grazie al monopolio determinato dalla gestione delle tac”.