“L’intesa raggiunta ieri sul TPP, l’accordo commerciale tra i Paesi che affacciano sul Pacifico, è estremamente importante, perché è dimostrazione di un fatto che i protezionisti pretendono di occultare: la globalizzazione non si ferma, chiudendole le porte. Donald Trump ha ritirato l’adesione USA all’accordo ma questo non ha fermato l’accordo: gli altri 11 Stati sono andati avanti comunque e ora creeranno un mercato enorme, da cui gli Stati Uniti rimarranno fuori. Trump non ha fermato la globalizzazione, ha solo rinunciato all’opportunità di regolarla e ora le imprese e i cittadini americani pagheranno il costo di questa decisione.
La globalizzazione può essere un’enorme possibilità di crescita e di miglioramento del livello di benessere, per tutti. Però non si può lasciarla a briglia sciolta, è necessario regolarla, imporre norme a tutela delle fasce sociali più deboli, delle categorie produttive potenzialmente più a rischio. Solo così possiamo rimediare alle forti disuguaglianze, nella crescita economica generale dell’ultimo anno, di cui si sta parlando anche a Davos in questi giorni.
È un compito tanto difficile quanto necessario. Davanti alla rinuncia degli Stati Uniti, l’Unione Europea ha il dovere di riempire quel vuoto”. Così, in una nota, Alessia Mosca, europarlamentare PD e capogruppo S&D nella commissione Commercio Internazionale.