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Feb

Ue, Costa (Pd): un servizio europeo di solidarietà e volontariato che valorizzi l'impegno sociale dei giovani e gli organismi non profit

PE: la Commissione Cultura e Istruzione cambia nome, chiarisce la natura e i compiti del Corpo Europeo di Solidarietà

La costruzione di una cittadinanza solidale europea si rafforza e si amplia anche con nuove opportunità di impegno sociale. È stato infatti approvato oggi in commissione cultura del PE il rapporto che modifica e precisa il ruolo del Corpo di solidarietà europeo proposto dalla commissione europea, rivolto ai giovani tra 18 e 30 anni e che si pone in continuità, integrandolo e ampliandolo,  con lo SVE, il servizio di volontariato europeo.

Spiega Silvia Costa, europarlamentare e shadow rapporteur S&D, da sempre impegnata per il volontariato e il terzo settore: “Col testo approvato oggi in Commissione abbiamo dato un forte messaggio affinché questo servizio EU sia focalizzato sul volontariato, sulla cittadinanza attiva, sulle organizzazioni non profit e le imprese sociali, rafforzando la sua dimensione comunitaria. A differenza della proposta della commissione non vogliamo che il nuovo Servizio Europeo di Solidarietà e Volontariato sia confuso con attività lavorative in ambito for-profit, in accordo con le richieste della maggioranza delle associazioni impegnate nel campo e dai sindacati europei.

“Una sofferta mediazione – continua Silvia Costa - con la Commissione lavoro ci ha portato a prevedere una percentuale destinata a tirocini e lavoro per il 5% rispetto al 20% previsto, perché ci poniamo in continuità con il Servizio di volontariato EU e intendiamo mantenere questa identità, pur ampliando il numero dei partecipanti e innovando le modalità di impiego, ma sempre in ambito no profit o di imprese sociali senza fine di lucro e mantenendo l’importante relazione e corresponsabilità delle associazioni che inviano e di quelle che ospitano i giovani”.

“Deve essere garantita la transnazionalità dei progetti, l’inclusione sociale dei giovani partecipanti, le attività di formazione e la dimensione comunitaria di questa esperienza di cittadinanza europea e solidale. Mi auguro – conclude Silvia Costa - che dopo questo voto, si giunga velocemente con il mandato al Trilogo nella plenaria di marzo, così da consentire l’avvio del nuovo Servizio europeo entro i prossimi mesi”.