“Abbiamo ascoltato con grande interesse l'intervento del presidente francese Emmanuel Macron al Parlamento europeo. Apprezziamo lo slancio europeista e riformatore, soprattutto per quanto riguarda la riforma dell'eurozona, la lotta dumping sociale, la riforma della politica europea dell'immigrazione con il superamento del regolamento di Dublino, con una legislazione comune sull'asilo e anche con la proposta di una solidarietà europea nei confronti delle comunità che scelgono di accogliere e integrare i rifugiati, a patto di non mettere in discussione i ricollocamenti, così come sosteniamo gli sforzi per la creazione di una difesa comune europea.
Dobbiamo però dire con franchezza che il volto della Francia che abbiamo visto a Bardonecchia e Ventimiglia, oltre a una certa propensione all'unilateralismo, non è quello illustrato oggi dal presidente francese.
Parlando a nome della mia delegazione ho fatto presente a Macron che noi Socialisti e Democratici in Europa portiamo avanti da anni, spesso solitariamente in Parlamento, molte delle riforme proposte da lui suggerite e su cui abbiamo iniziato ad avere dei primi risultati positivi, come il piano Ue sugli investimenti, la flessibilità e il pilastro sociale. Abbiamo anche detto a Macron che, se la prima divisione è tra europeisti e sovranisti, è altrettanto vero che per realizzare il sogno di un'Unione europea più vicina ai cittadini, non basta l'europeismo ma occorre un grande slancio riformatore-progressista.
Ora è il momento di serrare le fila degli europeisti e dei riformisti e di trovare rapidamente la formula più efficace, rispettando tutte le sensibilità e le tradizioni, per presentarci coordinati alle prossime elezioni europee”. Lo ha dichiarato la capodelegazione Patrizia Toia a nome degli eurodeputati Pd.