"Di fronte ad un aumento generale delle risorse disponibili - nonostante la Brexit e comunque inferiore alle richieste del Parlamento europeo - purtroppo ci troviamo di fronte ad una proposta che prevede un forte taglio alla politica di coesione, intorno al 7%, così come della Politica agricola comune.
Positive nel pacchetto, invece, le proposte che prevedono di individuare risorse proprie dell’UE - anche se manca ancora una tassa per i colossi del web - così come le maggiori dotazioni per la sicurezza dei confini, gli aumenti nel settore della ricerca e per il programma Erasmus, i fondi più elevati previsti per lo sviluppo sostenibile (programma Life) e la linea di bilancio dedicata per la difesa e sicurezza europea.
Per quanto riguarda la politica di coesione, la diminuzione prevista metterebbe a rischio la stessa natura della politica di coesione, principale politica di investimento europea.
Sul tema PAC invece, pur trattandosi di riduzioni inferiori, si tratterebbe di una scelta miope, proprio nel momento in cui l’agricoltura europea avrebbe più bisogno di risorse per rinnovare e rifondare dalle basi il sistema nella direzione della sostenibilità.
Come gruppo S&D ci batteremo nei prossimi mesi, insieme alle regioni ed enti locali, per limitare i tagli e rilanciare una politica di coesione moderna, efficace e per tutte le regioni, ma anche per un bilancio adeguato per l’agricoltura del futuro.
Adesso la palla passa nelle mani degli stati membri e del Parlamento europeo che, sulla base della proposta della Commissione, inizieranno i negoziati che porteranno alla formulazione finale del bilancio post 2020", lo dichiara l'europarlamentare democratica e vice presidente del gruppo S&D Mercedes Bresso.