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Ue, Morgano: “Quanta timidezza da questa Commissione ‘politica’. Eppure qualcosa si muove”

La Commissione europea ha presentato oggi una serie di proposte legislative relative al Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 - il documento che inquadra, su un periodo di sette anni, le spese del bilancio dell’Unione Europea - e la riforma del “Sistema di Risorse Proprie per l’UE”, che ne regola il finanziamento. A partire da fine maggio verranno pubblicate le proposte per i programmi settoriali, come Erasmus+, la Politica agricola comune, i Fondi strutturali, Europa Creativa, il programma quadro per la ricerca. Proposte che dovranno poi essere approvate dal Parlamento e dal Consiglio.

“La Commissione oggi ha proposto un bilancio UE fino al 2027 pari all’1,11% del PIL europeo, che oggettivamente è insufficiente. Ricordo che, con grande realismo e ‘freddezza contabile’, il Parlamento ha stimato che sia necessario un bilancio UE pari ad almeno l’1.3% del PIL europeo per poter finanziare le iniziative su cui si sono impegnati i Presidenti e i Capi di Governo degli Stati Membri, in seno al Consiglio europeo, per rispondere ad esigenze concrete dei nostri concittadini. Dalla Commissione ci saremmo aspettati di più”, ha dichiarato l’Onorevole Luigi Morgano, eurodeputato del Partito Democratico.

“Per carità, ci sono poi anche elementi interessanti nella proposta della Commissione, a cominciare da nuove risorse proprie: un’imposta comune sulle imprese; un contributo per ogni chilo di plastica non riciclabile prodotto negli stati membri; l’assegnazione al bilancio UE dei proventi derivanti dal sistema europeo di emissioni inquinanti. Il gettito previsto è però contenuto (il 12% del nuovo bilancio), anche se è sicuramente un primo passo”, ha proseguito l’Onorevole Morgano.

“Più nello specifico dei futuri programmi settennali, sono positive le scelte di proporre: il raddoppio dei fondi per Erasmus+, che raggiungerebbe i 30 miliardi di euro; 400 milioni in più per Europa Creativa; 100 miliardi per la ricerca nel nuovo programma Horizon Europe; 15 miliardi di euro in garanzie per un programma di investimenti europeo; 25 miliardi per il sostegno alle riforme strutturali negli Stati membri; un fondo da 30 miliardi per garantire gli investimenti in momenti di crisi nell’Eurozona. Non la scelta forte che ci attendevamo, ossia la rivoluzione copernicana sollecitata dal Presidente del Parlamento europeo... ‘eppur (qualcosa) si muove’”, ha concluso l’Onorevole Morgano.