Semplificarlo e scindere procedure in due binari, nazionale ed europeo
"Chiedo al commissario europeo all'agricoltura Phil Hogan di avviare la riforma del regolamento europeo sulle Denominazioni di origine e le Indicazione geografiche protette (Dop e Igp) nel segno di una semplificazione delle procedure: dall'autorizzazione alla modifica del disciplinare". Lo ha detto oggi a Soragna (Parma) il vice presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro partecipando - presente anche Hogan - al Global Forum sulle indicazioni geografiche (Origo) in concomitanza con Cibus.
De Castro ha spiegato che "bisogna riformare questo importante regolamento alla luce del successo che ha ottenuto la tutela delle eccellenze agroalimentari - oltre tremila prodotti nell'Ue, compresi quelli di Paesi terzi di cui oltre 800 in Italia - che rappresentano un lavoro enorme per i servizi della Direzione dell'agricoltura a Bruxelles". “La soluzione - ha sottolineato - è di scindere le procedure sulla base della loro rilevanza commerciale per singolo prodotto, creando un doppio binario: nazionale ed europeo. Cosi' per l'Asparago di Badoere Igp, come per la Confettura di Amarene brusche di Modena, il cui mercato è soprattutto regionale e nazionale, le decisioni farebbero capo allo Stato membro, tenendo informata Bruxelles. Al contrario, per le eccellenze che hanno una rilevanza internazionale - dal Grana Padano Dop(1,29 miliardi di fatturato) al Parmigiano Reggiano Dop (1,12 miliardi), dal Prosciutto di Parma (816 milioni) al Bresaola della Valtellina (220 milioni) all'Asiago Dop (95,2 milioni), le procedure rimarrebbero di competenza di Bruxelles". Ci sono anche casi come il Cioccolato di Modica, la cui procedura si è appena conclusa, che benché sia una eccellenza regionale esporta il 15% dei 24 milioni del suo fatturato.
"Oggi una modifica del disciplinare può anche prendere anni - ha concluso De Castro - mentre gli operatori hanno bisogno di decisioni veloci per raccogliere le sfide del mercato che significano anche garanzia di lavoro".