“Sulla riforma di Dublino, il Parlamento europeo, grazie soprattutto all'impulso del nostro gruppo dei Socialisti e Democratici, ha fatto la propria parte approvando a novembre dell'anno scorso una soluzione che prevede un meccanismo di redistribuzione obbligatoria dei rifugiati tra Paesi Ue. Ricordiamo che sull'approvazione di questo testo la Lega si è astenuta mentre i grillini hanno votato contro.
Ora è necessario che il nuovo Governo italiano continui a sostenere questa proposta in Consiglio e che alla riunione dei ministri dell'Interno di domani a Lussemburgo sia presente il Governo Italiano. Il Ministro dell’interno la smetta di prendersela con l'Unione europea, di cui è stato una parte essenziale per anni come eurodeputato, e vada a Lussemburgo a sostenere la proposta del Parlamento europeo.
E’ questo il miglior modo di difendere la posizione dell’Italia, già assunta dall’Ex-Governo, di fronte agli alleati di Salvini, populisti e filorussi dell'Europa dell’Est come il premier ungherese Orban, che in fin dei conti lasciano l’Italia da sola a fronteggiare le questioni legate ai richiedenti asilo.
Se al Consiglio Ue di giugno passerà la proposta della presidenza bulgara sulla riforma di Dublino che continua a scaricare sull'Italia gli oneri dei flussi migratori, la colpa sarà di quelli come Salvini che hanno fatto mancare i propri voti e la propria presenza nelle riunioni chiave, con l’aggravante di appoggiare le posizioni sovraniste di quei Paesi dell'Est Europa che vogliono chiuderci in una gabbia di filospinato”. Lo hanno dichiarato de la capodelegazione degli eurodeputati Pd, Patrizia Toia e l’Onorevole Cecile Kyenge.