10
Ott

Cultura, Morgano: Horizon Europe programma cruciale per il futuro dell’Europa

Approvato oggi, praticamente all’unanimità, con 28 voti a favore e 1 sola astensione, il parere della Commissione Cultura dell’on. Luigi Morgano relativo al nuovo programma quadro per la ricerca e l’innovazione europea 2021-2027, Orizzonte Europa.

“La Commissione Cultura del PE ha sostenuto, compatta, tutti gli emendamenti da me proposti. Tra questi, quelli volti a portare il bilancio generale di questo programma faro dell’Unione ad almeno 120 miliardi di euro in prezzi costanti e a prevedere, nel Primo pilastro, “Società Aperta”, 11,3 miliardi di euro per le azioni Marie Curie e 3,9 per le Infrastrutture di ricerca”.

Pieno sostegno anche alla richiesta di rafforzare, nell’ambito del Secondo pilastro “Sfide a livello mondiale e competitività industriale”, il ruolo della cultura, dell’istruzione ed in particolare, di sostenere il potenziale strategico dei settori culturali e creativi che rappresentano la vera specificità europea all’interno del polo tematico “Società inclusiva” per il quale è stata accolta la richiesta di aumentare il bilancio a almeno 3,3 miliardi di euro.

Horizon Europe - ha commentato l’on. Morgano a margine della votazione - è un programma cruciale per il futuro dell’Unione, perché in esso sono elencate le priorità tematiche in base alle quali si declinerà la ricerca di base e applicata del prossimo decennio. Ecco perché per contribuire a realizzare una società, che noi vorremmo istruita e creativa e realmente inclusiva, è prioritario rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell’Unione attraverso la promozione e il sostegno dell’attività di ricerca e innovazione anche nei settori culturali e creativi.

A questi, infatti, dovrebbero essere applicate le attività di ricerca relativamente ad ambiti come quello della realtà aumentata/realtà virtuale, ambienti immersivi, interfacce informatiche umane, protocollo internet e infrastrutture di cloud, reti 5G, nuovi media. Ma anche attività di ricerca e innovazione di tecnologie TIC per la conservazione e la digitalizzazione del patrimonio culturale europeo materiale e immateriale, e per studiare strategie e strumenti necessari per la sua salvaguardia rispetto ad un ambiente in evoluzione, anche rispetto ad eventi climatici estremi.

Il nuovo programma quadro di ricerca dell’UE dovrà, in particolare, sostenere la ricerca in nuove tecnologie come le tecnologie applicate ai beni e ai servizi culturali e creativi, che siano adattate ad un libro, un film o ad un sito archeologico, poiché queste contribuiscono concretamente a facilitare l’accesso e la fruizione della cultura e della creatività e quindi a superare gli ostacoli che impediscono la piena partecipazione delle persone con disabilità, alla vita della nostra società.

Una società istruita e creativa per tutti, quindi, che sostenga lo studio non solo della scienza, tecnologia, ingegneria e matematica, ma anche dell’arte (STEAM) e delle scienze umane e sociali, facendo memoria che l’Europa è la culla della tradizione umanistica e che queste scienze possono contribuire concretamente all’analisi e alla comprensione di fenomeni sociali complessi, come quelli migratori, per meglio assicurarne la loro corretta gestione.

L’auspicio ora è che la Commissione Ricerca e Industria che ha l’ultima parola per il Parlamento, tenga conto delle priorità politiche proposte dalla Commissione cultura - ha concluso Morgano - nella consapevolezza che l’obiettivo di HORIZON EUROPE è il rafforzamento delle basi scientifiche e tecnologiche dell’Unione, attraverso la promozione e il sostegno dell’attività di ricerca e innovazione al fine di stimolare la crescita sostenibile e la competitività industriale e, soprattutto, di migliorare la qualità di vita di milioni di cittadini europei”.