«Serve un’accelerazione per spendere gli oltre 10 miliardi di risorse comunitarie destinate al Mezzogiorno per finanziare formazione, il programma Garanzia Giovani e un rapporto nuovo tra mondo del lavoro e imprese. Finora è stato utilizzato solo l’11 per cento di questi fondi ed è chiaro che bisogna cambiare approccio perché in questi mesi si è aggravata la situazione sul versante della disoccupazione giovanile». L’ammonimento è di Andrea Cozzolino, europarlamentare del Partito democratico, intervenuto stamattina al convegno “Occupazione: il futuro è nel sud” organizzato dall’Università Federico II e da NetCom Group.
«Abbiamo il tasso di disoccupazione più elevato dell’Europa meridionale», ha ricordato Cozzolino, «e contemporaneamente aumenta il numero di ragazzi che non studiano e non lavorano e quindi abbiamo una doppia emergenza. Le risorse che abbiamo a disposizione sono necessarie ma non sufficienti senza una politica nazionale e regionale in grado di mobilitare più risorse e più iniziative in grado di contrastare la disoccupazione giovanile».
In questo quadro, ha concluso l’europarlamentare, «le risorse, 1,5-2 miliardi l’anno, non bastano per coprire neppure una quota parte annuale del reddito di cittadinanza. Discuteremo di questa misura quando sarà chiaro al governo quali risorse si vorranno attivare e quali strumenti per consentire a questa proposta di essere concretamente realizzabile. Mi auguro, però, non venga interrotta l’esperienza positiva del reddito di inclusione che da due anni sta maturando in Italia e sta producendo importanti effetti, specie in alcune aree del Mezzogiorno e che avrebbe visto quest’anno un incremento ulteriore di risorse per le nostre famiglie esposte al rischio di povertà».