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Feb

Ue, Barnier a De Castro, lavoro per minimizzare impatto Brexit su Pac

''Sto lavorando per minimizzare l'impatto della Brexit sulla Pac''. Lo ha assicurato Michel Barnier, negoziatore Ue per il divorzio tra Londra e Bruxelles, incontrando oggi a Strasburgo Paolo De Castro, primo vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, in margine ai lavori dell'Assemblea plenaria.

Per De Castro, ''sarebbe fondamentale che nonostante la Brexit il Regno Unito restasse nel mercato unico: l'unica vera possibilità - dice - di garantire la continuità degli scambi, soprattutto per i prodotti freschi dell'agroalimentare, evitando così un blackout dei trasporti alla frontiera''. “Secondo i risultati di una ricerca commissionata dal Governo britannico e riportati dallo stesso Financial Times - dice l'eurodeputato Pd - in caso di Brexit senza accordo i camion dovrebbero affrontare code di sei giorni per imbarcarsi sui traghetti a Dover, se si applicassero controlli doganali di soli 70 secondo su ogni veicolo. Se il tempo di queste ispezioni dovesse salire a 80 secondi si rischierebbe un blocco. Senza contare che il Governo britannico ritiene che ci sarebbero 200 milioni di dichiarazioni doganali in più all'anno''. Quanto alle resistenze interne contro il mantenimento del Regno Unito nel mercato interno, nascono dal fatto ''che Londra rimarrebbe in questo modo legata a Bruxelles, dovendo rispettare le regole senza poter partecipare alla loro elaborazione. Come avviene già per Norvegia, Svizzera e altri Partner extra-Ue.

“Non ultimo - conclude De Castro – il mantenimento di Londra al mercato interno contribuirebbe al finanziamento del bilancio Ue riducendo i rischi di un taglio dei fondi per le politiche comunitarie ed in particolare per la Pac”.