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Europa Creativa 21-27, Costa: Un programma più ambizioso cultura e audio visivo che raddoppia le risorse

“Con il voto di oggi in Commissione CULT sul nuovo Programma Europa Creativa diamo un forte riconoscimento al ruolo e al valore della cultura nelle politiche europee portando il budget da 1,4 a 2,8 miliardi di euro.”

Lo dichiara Silvia Costa nuovamente relatrice in Parlamento europeo del Programma per il prossimo settennio.  “Questo testo, che sarà votato in plenaria a fine marzo sarà la base del nuovo Parlamento per il negoziato con il Consiglio dei Ministri. L’iter potrà così terminare nel prossimo autunno consentendo di emanare nel 2020 i bandi che renderanno operativo il programma dal 1 gennaio 2021.”

“Come relatrice, ho profondamente modificato il testo proposto dalla Commissione, presentando 138 emendamenti, condivisi in gran parte dagli altri Gruppi politici. L’obiettivo del programma è quello di sostenere progetti culturali, artistici, creativi, audiovisivi, con valore aggiunto europeo, che possano circolare in più paesi dell’Unione Europea e anche fuori dell’Europa rafforzando anche la dimensione economica e la competitività UE in questo campo.  Possono accedere soggetti pubblici e privati, profit e non profit, incluse le associazioni e in particolare le Piccole e Medie Imprese.”

“Il programma mantiene tre aree: una per la cultura (33% del budget) una per l’audiovisivo (58%) e una transettoriale (9%) per i progetti interdisciplinari e per realizzare studi, ricerche, e sostenere i Desk nazionali di Europa Creativa. Tra le novità principali c’è l’introduzione, nell’area cultura, di una nuova dimensione, definita “settoriale”, con focus su musica, libri ed editoria, patrimonio culturale, architettura e design.  Il comparto Media si conferma e si consolida, secondo le linee già note agli operatori, sia per la produzione (prevalentemente indipendente) che per la distribuzione, per la formazione, per la rete di sale cinematografiche, i festival e l’accesso ai mercati. Inoltre la dimensione internazionale del Programma è rafforzata dalle sinergie con i fondi per la cooperazione, mentre si prevede una maggiore integrazione con gli altri Programmi europei.”

“Nel nuovo Programma – prosegue Silvia Costa - assumono un maggiore ruolo gli artisti e degli operatori culturali e dell’audio visivo, con la previsione di programmi di formazione e di internazionalizzazione delle loro carriere attraverso il nuovo programma di mobilità europea e internazionale.”

“Sono soddisfatta che sia stata confermato il sostegno all’Orchestra Europea dei giovani, fondata più di quarant’anni fa da Abbado, per i prossimi sette anni e riconosciuto il ruolo della European Film Accademy per promuovere il premio cinematografico Lux del Parlamento europeo.

Europa Creativa si conferma un programma volto a promuovere l’attiva partecipazione dei cittadini con particolare riferimento alle nuove generazioni e all’accessibilità. Finalmente saranno sostenute in particolare azioni per promuovere il ruolo delle donne in ambito culturale e artistico.”

“Naturalmente la dimensione digitale della produzione culturale è trasversale a tutto il Programma, mentre per la prima volta è presente una sezione dedicata alla media literacy, alla qualità del giornalismo europeo e la lotta alle fake news.”

“Nel nome di Antonio Megalizzi e di Bartosz Orent-Niedzielski è stata approvata la mia proposta di dedicare una linea di sostegno a reti di radio universitarie che raccontino l’Europa ai giovani.”

“Europa Creativa, cui possono partecipare anche i Paesi Terzi sulla base di accordi bilaterali, non prevede soltanto forme di co-finanziamento ma ripropone anche uno specifico strumento europeo di garanzia sui prestiti ai settori culturali e creativi all’interno del nuovo programma InvestEU mantenendo le specificità e le condizioni già riservate a questi settori.”

“Sono convinta - conclude Silvia Costa - che Europa Creativa, soprattutto dopo l’anno Europeo del Patrimonio Culturale e la Nuova Agenda europea per la Cultura contribuirà in maniera determinante a strutturare la presenza dei settori culturali e creativi nella strategia della Ue contribuendo anche a rafforzarne la narrativa ed il senso di appartenenza nei cittadini”