Dopo il Dieselgate la Commissione, con il consenso del Parlamento, istituisce il meccanismo di “ricorso collettivo”. Garantita una giusta remunerazione ai consumatori truffati per il danno subito. Estensione della protezione al mercato online.
Prima della direttiva in questione, il “ricorso collettivo” non era contemplato dalla giurisprudenza UE. Alla luce di eventi spiacevoli (celebre il Dieselgate) dove è venuta a mancare una tutela europea per i cittadini-consumatori, la Commissione ha pubblicato il “New Deal” per i consumatori, istituendo il meccanismo di “ricorso collettivo” che permetterà a soggetti riconosciuti di intraprendere azioni rappresentative a nome e per conto dei consumatori ed attribuirà alle autorità nazionali poteri sanzionatori in difesa degli stessi.
I soggetti riconosciuti dovranno sempre agire in modo trasparente e sempre essere identificati dalle corti di giustizia. Importante dettaglio del provvedimento è l’estensione della protezione dei consumatori al mercato online, una misura essenziale nella società dell’e-commerce.
Il “ricorso collettivo”, nonostante di natura simile, si differenzia dalla class action statunitense, poiché può essere solamente intrapreso da soggetti legali senza scopo di lucro (organizzazioni dei consumatori) che soddisfino dei criteri rigorosi, valutati da un’autorità pubblica. Il meccanismo proteggerà il consumatore italiano da truffe nazionali e transnazionali, garantendo una giusta remunerazione per il danno subito.