La transizione energetica verso la green economy e un sistema a basse emissioni di anidride carbonica, volano per la competitività delle imprese e per l’occupazione.
Il Parlamento europeo incentiva la produzione di energia da fonti rinnovabili, fissandone il target al 35% del totale entro il 2030.
La nuova direttiva prevede la diminuzione graduale degli incentivi ai biocarburanti di prima generazione in favore di quelli prodotti con tecniche innovative ed efficienti che non comportano sottrazione di terreno agricolo alla produzione alimentare o cambi di destinazione d’uso. La direttiva prevede un aumento annuo indicativo dell’1,3% delle energie rinnovabili negli impianti di riscaldamento e raffreddamento, calcolato su un periodo di 5 anni a partire dal 2021.
Gli Stati membri devono anche garantire che le informazioni sul rendimento energetico e la quota delle energie rinnovabili nei loro sistemi di teleriscaldamento e raffreddamento siano fornite ai consumatori. Alcune misure avranno ricadute sui cittadini europei: gli Stati membri dovranno garantire senza costi aggiuntivi o tasse che i cittadini abbiano il diritto di generare energia rinnovabile per il proprio consumo, per immagazzinarlo e per venderne.