Per il sostegno ai redditi agricoli, il contributo al contrasto dei cambiamenti climatici, la protezione delle biodiversità, le sfide sociali collegate all’alimentazione, la salute e il benessere animale.
Il nuovo modello di PAC si prefigge di conseguire meglio gli obiettivi dell’UE ricorrendo a una programmazione strategica, ampi interventi e indicatori comuni di efficacia dell’attuazione, migliorando in questo modo la coerenza delle politiche di tutta la futura PAC e la compatibilità con gli altri obiettivi dell’UE. Le priorità principali della PAC 2021-2027 sono: maggiori interventi in materia di ambiente e di azione per il clima, un sostegno più mirato e un maggiore ricorso al nesso ricerca-innovazione-consulenza. Per migliorare i risultati della PAC, la Commissione ha, inoltre, proposto un nuovo modello di attuazione (NMA) per spostare l’attenzione delle politiche dalla conformità ai risultati e riequilibrare le responsabilità tra l’UE e gli Stati membri con una maggiore sussidiarietà. A tal proposito, uno dei nostri obbiettivi è stato quello di ribadire il no ad un ritorno alla rinazionalizzazione, attraverso i nostri emendamenti, per fermare una pericolosa spinta divisiva, in strategie politiche diverse e contrarie tra i Paesi, nell’inasprimento della concorrenza.
Gli obiettivi tematici per la PAC 2021-2027 sono:
-sostegno ai redditi agricoli, alla resilienza del settore e alla sicurezza alimentare;
-orientamento al mercato e competitività, mediante investimenti in ricerca, tecnologia e digitalizzazione;
-rafforzamento della posizione degli agricoltori nella catena del valore;
-contributo al contrasto dei cambiamenti climatici e alla transizione energetica;
-sviluppo sostenibile e gestione efficiente delle risorse naturali;
-contributo alla protezione della biodiversità, degli habitat e dei paesaggi;
-attrazione di giovani agricoltori e sostegno all’attività imprenditoriale nelle aree rurali;
-promozione dell’occupazione, della crescita, dell’inclusione sociale e dello sviluppo locale;
-contributo dell’agricoltura alle sfide sociali collegate ad alimentazione, salute e benessere animale.
La chiave di successo per mantenere un modello agricolo europeo sta nell’aiutare l’agricoltore che guarda al futuro, contando su se stesso, sulla sua formazione e le sue idee, sviluppando l’azienda agricola dove lui pensa di avere un vantaggio comparato. Il modello agricolo europeo ha bisogno di agricoltori aperti e giovani, che credono in se stessi e nelle loro idee.
Per promuovere un modello agricolo europeo con uno spirito giovanile c’è però bisogno di politiche che permettano ai giovani di utilizzare il sostegno pubblico con tempi e strumenti che rispettino le esigenze di un’impresa che vuole stare sul mercato. Una PAC che guarda al futuro si deve porre il problema di come garantire ai consumatori cibo sicuro e di qualità, aspetti messi sempre più in discussione dalla globalizzazione e dalle indiscriminate aperture dei mercati.
Si tratta quindi di attuare la riforma attraverso un vero approccio strategico, che metta i giovani agricoltori al centro del processo di sviluppo a livello europeo e nazionale e attraverso l’implementazione dei dettati normativi in termini di semplificazione e integrazione.