Erasmus+ è il programma di maggiore successo dell’UE, quello che più di ogni altro ha concretamente contribuito al processo di integrazione europea.
Grazie all’importante contributo dei deputati PD, il Parlamento ha chiesto che il nuovo programma Erasmus+ 2021-2027 sia più inclusivo di quello in vigore e che il suo bilancio sia triplicato.
Il nuovo programma mantiene la struttura attuale in tre settori: istruzione e formazione, gioventù e sport, ognuno di questi strutturato in tre azioni chiave: mobilità ai fini dell’apprendimento (azione chiave 1); cooperazione tra organizzazioni e istituti (azione chiave 2); sostegno allo sviluppo delle politiche e alla cooperazione (azione chiave 3).
Tra le novità del nuovo Erasmus, anche un maggiore coinvolgimento delle scuole e nuove azioni come DiscoverEU, l´Interrail gratuito (che per noi deve avere più valenza formativa) per i neodiciottenni e la rete delle Università europee. Il PE ha chiesto di garantire che le sovvenzioni individuali destinate ai partecipanti coprano almeno il 50% dei costi derivanti dalla partecipazione; di inserire uno specifico articolo sull’inclusione di “persone provenienti da contesti svantaggiati e con disabilità”, di rafforzare la partecipazione dei Paesi in via di sviluppo e le opportunità per gli sportivi, e di inserire anche il dialogo interculturale e interreligioso tra i criteri per determinare il valore aggiunto europeo dei progetti.
In 30 anni sono circa 9 milioni i ragazzi che hanno beneficiato del programma, di cui 843.900 italiani (478.900 universitari).
Grazie ad un bilancio più importante, potremo aumentare il numero dei nostri ragazzi che potranno godere di questa formativa esperienza.