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Feb

Il Diritto d’autore nel Mercato Unico Digitale

Garantire la giusta remunerazione ad autori, giornalisti, interpreti. Più responsabilità per i giganti del web che dovranno concludere accordi di licenza con gli autori, pena la rimozione dai propri siti.

Proposta di revisione della direttiva 2001/29/EC per colmare i vuoti normativi e aggiornare la proposta sul diritto d'autore in relazione allo sfruttamento dei contenuti online.

L'obiettivo è  stato, grazie all'articolo 13, assicurare una giusta remunerazione ad autori, giornalisti e interpreti, per cercare di contrastare il cosiddetto "value gap", un utilizzo incontrollato delle opere  coperte dai diritti da parte delle grandi piattaforme del web, promuovendo il principio di responsabilizzazione dei giganti della rete che, per usufruire  di contenuti protetti dovranno finalmente concludere accordi di licenza con i proprietari dei diritti o rimuoverli dal proprio sito.

Con l'articolo 11 il testo introduce inoltre una tutela per editori e – su forte pressione dei deputati Pd -  giornalisti, garantendo loro una giusta remunerazione per la pubblicazione online di estratti di opere da parte di aggregatori di notizie sui propri siti web. La pratica, interrompendo il regolare flusso di click verso le testate di origine, riduce enormemente gli introiti per gli editori, ostacolando il giornalismo indipendente e di qualità.

Tutta la delegazione PD si è battuta con impegno per difendere il settore creativo italiano, proteggendo posti di lavoro ed incentivando la produzione di opere musicali, teatrali, cinematografiche e letterali di qualità, apprezzate in tutto il mondo, nonostante l’incredibile pressione e una vera e propria campagna di disinformazione e fake news orchestrata dai colossi della rete per difendere lo status quo.

Con 348 voti favorevoli, il Parlamento europeo il 26 maggio 2019 ha finalmente liberato il testo,  decretando una importante vittoria della democrazia, della libertà, dei diritti e della qualità culturale.