Invito agli stati membri a riconsiderare le quote, maggiore considerazione per la piccola pesca artigianale.
Il piano pluriennale di ricostituzione del pesce spada ha avuto avvio nel 2017 e proseguirà fino al 2031. Stabilisce soprattutto norme per la conservazione, la gestione e il controllo dello stock di pesce spada del Mediterraneo, con l’obiettivo di raggiungere una biomassa corrispondente al Rendimento Massimo Sostenibile (MSY) entro il 2031.
Si tratta, in pratica, del recepimento di una raccomandazione della Commissione Internazionale per la Conservazione dei Tunnidi dell'Atlantico (ICCAT).
Nel testo uscito dall’accordo interistituzionale si invitano gli Stati membri a distribuire equamente le quote, tenendo nella giusta considerazione la piccola pesca artigianale. Il Parlamento europeo chiede inoltre che, in caso di aumento delle quote, queste vengano distribuite anche a chi non ne ha beneficiato in precedenza.