Lo strumento di difesa per chi segnala illeciti sul posto di lavoro.
Frutto di un’iniziativa parlamentare, la direttiva istituisce uno strumento in difesa degli informatori. Spesso, le persone che segnalano illeciti sul posto di lavoro si trovano abbandonate nel loro tentativo di far rispettare le regole.
Consapevole del fondamentale ruolo svolto da questi individui nel proteggere l’interesse e la salute dei cittadini, la Juri ha ampliato il campo di applicazione della direttiva, facendo rientrare sotto la protezione istituita le segnalazioni sulle condizioni di lavoro. Già incluse nel testo la protezione per chi informa sull’evasione fiscale, la corruzione, illegalità nella sanità pubblica e violazioni nel settore ambientale.
Il documento stabilisce misure per tutelare l’identità degli informatori e modifica la struttura dei canali di segnalazione, riducendo le tempistiche, interne ed esterne, di ricezione della denuncia e coinvolgendo i sindacati per garantire solidità al processo.
Strumento molto incisivo è l’inversione dell’onere della prova, che salvaguarda ulteriormente il diritto all’informazione ed assicura la massima efficacia della direttiva.
Importante anche l’estensione della protezione alle persone fisiche che sostengono i whistle-blowers, come ad esempio i giornalisti. L’obiettivo è quello di incentivare le persone a denunciare le irregolarità così da proteggere i cittadini da pratiche commerciali scorrette.