Il 2018 è stato istituito l’"Anno europeo del patrimonio culturale" con l’obiettivo di incoraggiare la condivisione e la valorizzazione del patrimonio culturale dell'Europa quale risorsa condivisa, di sensibilizzare alla storia e ai valori comuni, rafforzando il senso di appartenenza a un progetto comune europeo.
Fortemente voluto dai deputati PD della Commissione CULT, che sono riusciti ad ottenere un bilancio di € 8 milioni, l’Anno europeo ha permesso di organizzare tutta una serie di manifestazioni negli Stati membri per celebrare la ricchezza della diversità culturale, con un focus specifico su 4 pilastri: partecipazione, sostenibilità, protezione e innovazione, ad ognuno dei quali corrispondono una o più delle 10 grandi iniziative europee (condivisione del patrimonio culturale, patrimonio culturale a scuola, i giovani e il patrimonio culturale, patrimonio culturale in transizione, turismo e patrimonio culturale, far tesoro del patrimonio culturale, patrimonio culturale a rischio, competenze legate al patrimonio culturale, patrimonio culturale per tutti, scienza per il patrimonio culturale patrimonio comune, patrimonio a scuola, giovani a servizio).
Siamo riusciti ad assicurare un’eredità oltre il 2018, come stabilito dalla nuova Agenda europea per la Cultura che ha definito gli indirizzi strategici delle politiche culturali europee dei prossimi anni, ribadendo il valore intrinseco della cultura e le sue 4 dimensioni: sociale, economica, internazionale e digitale.
L’Italia - che detiene il maggior numero di patrimoni dell’umanità dell’Unesco - è risultato il primo Stato per numero di progetti finanziati ottenendo un contributo di circa 800.000€ e ben 1.364 eventi hanno ottenuto il logo dell’Anno europeo sugli 11.700 organizzati in Europa.