04
Mar

Fusione, divisione e conversione transnazionale delle aziende

Direttiva per stabilire regole e strumenti chiari per le operazioni di fusione, conversione e divisione transfrontaliere delle società.

La mobilità delle aziende svolge un ruolo centrale per lo sviluppo del mercato interno. A causa del basso livello di armonizzazione del diritto societario nell’Unione, sovente le società si trovano ad affrontare numerosi ostacoli nelle operazioni transfrontaliere. A pagarne le conseguenze sono principalmente quelle parti che richiederebbero maggior tutela, in particolare i lavoratori, i creditori, e gli azionisti di minoranza. La ristrutturazione ed il ricollocamento delle società infatti hanno un impatto enorme sulla vita dei lavoratori che possono vedere la loro situazione contrattuale peggiorare esponendoli anche al rischio dumping.

La mancanza di misure ben definite per queste operazioni permette la proliferazione delle letterbox companies, società di facciata create con l’unico scopo di riciclare denaro ed evadere le tasse. Per questi motivi il legislatore interviene stabilendo un meccanismo che vede lo stato di “partenza” rilasciare un certificato di pre-conversione o predivisione che permetterà alle autorità nazionali di tutelare gli interessi dei lavoratori compiendo una valutazione sulla legalità dell’operazione.

La delegazione PD, con il gruppo S&D, ha insistito nel rafforzamento dei diritti dei lavoratori, i quali dovranno essere sempre coinvolti ed informati sui dettagli delle operazioni transfrontaliere e non potranno in nessun caso essere soggetti a modifiche contrattuali peggiorative. Altre misure vengono previste per combattere l’evasione fiscale, semplificare la burocrazia e ridurre i costi delle operazioni transfrontaliere per le società.