“Il grande successo di queste primarie, che hanno portato alle urne un milione e 800 mila persone, conferma l'eccezionalità del Pd in Europa, oltre che in Italia, dove resta l'unico partito capace di una tale mobilitazione aperta a tutti per la scelta del leader. Finlamente il Pd può ripartire con Nicola Zingaretti, che oggi è un leader forte e pienamente legittimato da un processo democratico con una partecipazione al di sopra delle aspettative. E' stata una prova di democrazia, di apertura e di vitalità che smentisce le fosche analisi di chi regolarmente annuncia la morte della democrazia o del progressismo. I numeri delle primarie svelano la farsa della democrazia diretta grillina, con Di Maio “eletto” con poco più di 30 mila consensi dei presunti votanti online, ma evidenziano anche la differenza netta con gli altri partiti europei che quando va bene e aprono le iscrizioni a tutti, come ha fatto il Labour inglese per l’elezione di Corbyn, arrivano a mobilitare poco più di 500 mila persone. Neanche la Spd tedesca o la Cdu fanno meglio. In Francia Macron ha evitato le primarie del partito socialista fondando un suo partito personale che si è affermato grazie al sistema del doppio turno, ma ora si trova a dover colmare il gap di partecipazione democratica con il “grand debat” lanciato per rispondere alle proteste dei gilet gialli. In tutta Europa c'è una forte esigenza di rivitalizzare la democrazia, sia a livello nazionale che comunitario, e il Pd rappresenta un'eccellenza italiana che dobbiamo mettere al servizio dell’Ue continuando a riformare il Gruppo dei Socialisti è Democratici e le istituzioni comunitarie”. Lo ha dichiarato Patrizia Toia, capodelegazione degli eurodeputati Pd.