Proposta di revisione della direttiva sulla Carta blu UE per attrarre e trattenere cittadini di paesi terzi altamente specializzati.
Con la proposta di revisione della direttiva sulla Carta blu UE attualmente in vigore, la Commissione si prefigge l’obiettivo di aumentare la capacità dell’UE di attirare e trattenere cittadini di paesi terzi altamente specializzati, nonché a promuoverne la mobilità e la circolazione tra posti di lavoro in diversi Stati membri.
Alla luce di recenti studi si è stimato che la popolazione in età lavorativa nell'Unione diminuirà di 7,5 milioni entro il 2020 e le attuali proiezioni sullo sviluppo delle esigenze del mercato del lavoro nell'Unione mettono in evidenza carenze emergenti e future in settori specifici.
Con questa revisione, l’intento della Commissione è di rispondere in modo efficiente e rapido alle esigenze esistenti ed emergenti dei cittadini di paesi terzi altamente specializzati e ovviare alle carenze di competenze, affinché l’immigrazione economica contribuisca maggiormente a rafforzare la competitività dell’economia dell’Unione e a far fronte alle conseguenze dell’invecchiamento demografico.
Il voto in LIBE ha contribuito notevolmente a migliorare la proposta della Commissione in quanto ha esteso il campo di applicazione dei beneficiari includendo non solo i rifugiati e i titolari di protezione sussidiaria, ma anche i richiedenti asilo (altamente qualificati) che abbiano ottenuto l'accesso al mercato del lavoro in attesa di una decisione sulla loro richiesta.
Dopo oltre due anni di negoziati con il Consiglio sembra che le due istituzioni non siano riusciti a trovare un accordo e la proposta sarà rimessa alla nuova legislatura.