06
Mar

Elusione e evasione fiscale come sfide per la governance nei PVS

Il Parlamento ha chiesto alla di inserire in tutti gli accordi di cooperazione allo sviluppo la buona governance in materia fiscale e una riscossione delle imposte equa, equilibrata, efficiente e trasparente ed inoltre informazioni pubbliche sulla proprietà effettiva di società, trust e altre istituzioni.

L'evasione e l'elusione fiscali sono principali ostacoli alla mobilitazione delle entrate nazionali per lo sviluppo.

Si è sottolineata la necessità di sostenere i paesi in via di sviluppo che combattono l'evasione e l'elusione fiscale con efficaci mobilitazione delle risorse nazionali e un rafforzamento dei sistemi fiscali e combattono corruzione e la non trasparenza che impedisce alle entrate fiscali di essere investite in edifici statali, servizi pubblici o infrastrutture pubbliche.

Il Parlamento ha chiesto alla di inserire in tutti gli accordi di cooperazione allo sviluppo la buona governance in materia fiscale e una riscossione delle imposte equa, equilibrata, efficiente e trasparente ed inoltre informazioni pubbliche sulla proprietà effettiva di società, trust e altre istituzioni, per impedire che società anonime vengano utilizzate per riciclare denaro, finanziare attività illegali o terroristiche, nascondere il furto di fondi pubblici e profitti dal traffico illegale e dall'evasione fiscale illegale.

La risoluzione sottolinea che tutti i paesi dovrebbero almeno adottare e attuare pienamente le raccomandazioni antiriciclaggio del gruppo di azione finanziaria (FAFT) e rispettare il principio secondo cui le società multinazionali, in particolare quelle che estraggono risorse naturali, devono adottare la comunicazione paese per paese (CBCR) come uno standard che impone loro di pubblicare, come parte delle loro relazioni annuali, paese per paese, con le informazioni fiscali rilevanti.