Con il nuovo regolamento dell'Agenzia Ue per la sicurezza aerea si definicono standard armonizzati su aviazione civile, droni, aeroporti e traffico aereo. Estese le competenze dell'Agenzia su protenzione ambietnale, sicurezza e cyber security.
Il nuovo regolamento basico dell’Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza aerea (in inglese EASA) ha permesso all’UE di aumentare le proprie competenze, con fini di standardizzazione e omogeneizzazione, in settore cruciali per l’aviazione civile quali droni, aeroporti e gestione del traffico aereo.
Il regolamento rimanda molte competenze alla Commissione che è chiamata a legiferare attraverso atti delegati o implementativi su diversi aspetti tecnici (es. licenze controllori, equipaggio, attività aeroportuali, aeronavigabilità, ispezioni, attività di formazione, certificati, dichiarazioni).
In linea con la strategia europea dell’aviazione, il nuovo regolamento basico affida all’Agenzia competenze nell’ambito della protezione dell’ambiente, sicurezza fisica (laddove questa può avere un impatto sulla sicurezza operativa – security vs safety) e cyber security, interoperabilità (precedentemente affrontata dal regolamento 552/2004 e smi) e trasformazione digitale. Si prevede anche Riassegnazione di competenze su richiesta degli Stati membri sia verso EASA che verso altri Stati membri, a riprova di un sistema collaborativo a livello UE.
Si evidenzia inoltre che al comitato Committee for the application of common safety rules in the field of civil aviation sono state affidate competenze legate alla gestione del controllo del traffico aereo.
Anche in Italiala standardizzazione delle regole legate ai droni aiuterà la crescita di questo settore sia lato b2b che b2c.