Nel testo si sollecitano sia azioni per combattere la marginalizzazione e favorire l’integrazione, sia l’adozione di programmi educativi per prevenire l’estremismo violento tra i giovani e nelle carceri. Sempre nella logica della prevenzione, il testo chiede la creazione di un centro europeo d’eccellenza che valorizzi le buone pratiche degli Stati Membri e lavori in collaborazione con esperti.
Il report, frutto di un’accurata analisi sulle possibili lacune del sistema, dà un indirizzo al futuro sviluppo della legislazione europea antiterrorismo fissando precisi obiettivi non solo per l’azione repressiva ma soprattutto per la prevenzione della radicalizzazione, prendendo in considerazione anche le premesse socio-economiche e culturali del fenomeno.
Alle raccomandazioni sul rafforzamento dei meccanismi di cooperazione tra le autorità di contrasto e sull’inclusione delle indagini su terrorismo e crimine organizzato transfrontaliero tra le competenze della Procura Europea, quindi, si affiancano quelle che sollecitano sia azioni per combattere la marginalizzazione e favorire l’integrazione, sia l’adozione di programmi educativi per prevenire l’estremismo violento tra i giovani e nelle carceri.
Sempre nella logica della prevenzione, il testo chiede la creazione di un centro europeo d’eccellenza che valorizzi le buone pratiche degli Stati Membri e lavori in collaborazione con esperti, accademici, con le comunità religiose e i loro leader, provvedendo alla formazione delle diverse professionalità coinvolte e stabilendo partnership con i paesi terzi strategici.
Particolare attenzione è dedicata anche ai diversi profili che coinvolgono l’uso del web: il documento sollecita il monitoraggio dei flussi finanziari operati con valute virtuali ma anche, per altro verso, l’educazione dei giovani a un uso consapevole dei mezzi di informazione in rete e la creazione di una piattaforma europea che consenta ai cittadini di segnalare contenuti terroristici online.
Sebbene non si tratti di un file legislativo, il report finale della commissione speciale “Terrorismo”, indicando gli obiettivi dei futuri interventi del legislatore europeo in tema di lotta al terrorismo, getta le basi per un ulteriore sviluppo dell’impegno del nostro Paese che, in questo campo, parte già da una normativa avanzata e da un importante patrimonio di buone prassi.